C’è l’accordo tra Lega e M5S per Savona alla Consob
Il Pd: “È incompatibile con l’incarico”
Dopo mesi e mesi di impasse si sblocca il caso-Consob. Dopo le dimissioni di Mario Nava del settembre scorso in seguito alla violente pressioni dei 5 Stelle, a guidare l’autorità che vigilia sui mercati sarà indicato l’attuale ministro per gli Affari europei Paolo Savona. La designazione, che andrà ratificata dal Quirinale, è arrivata in tarda mattinata dopo un Consiglio dei ministri durato 15 minuti. Anche la Lega ha dato semaforo verde. Non è previsto alcun rimpasto, almeno per il momento: è infatti stato deciso che la delega agli Affari europei passa al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Un ruolo per Minenna
Le intese raggiunte all’interno della maggioranza dovrebbero prevedere una compensazione a favore del candidato proposto nelle settimane passate dai 5 Stelle e incappato nel non gradimento del presidente della Repubblica: Marcello Minenna, funzionario Consob ed ex assessore al bilancio della giunta Raggi, dovrebbe infatti diventare il nuovo segretario generale della Commissione.
Il Pd all’attacco: “È incompatibile”
L’operazione però si presenta tutt’altro che facile: sulla designazione di Savona pesano infatti diversi dubbi di natura giuridica e rischi di conflitto di interessi. Secondo il Pd «Savona non può fare il presidente della Consob» e «il governo non può ignorare le leggi».
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