Sentenze “pilotate” nel Consiglio di Stato: arresti e perquisizioni per corruzione
I soldi totali erogati per le sentenze sono oltre 150 mila
Arresti e perquisizioni al Consiglio di Stato. L’inchiesta della procura di Roma su un giro di tangenti a Palazzo Spada e al Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Sicilia fa un nuovo e importante passo in avanti. Questa mattina militari della Guardia di Finanza, coordinati dall’aggiunto Paolo Ielo e dal pm Stefano Rocco Fava, hanno tratto in arresto alcuni ex magistrati. L’accusa nei confronti degli indagati è quella di corruzione in atti giudiziari. Tra le persone arrestate e finite ai domiciliari ci sono anche l’ex giudice del Consiglio di Stato, Nicola Russo finito al centro di altre inchieste giudiziarie, l’ex giudice amministrativo siciliano, Raffaele Maria De Lipsis e il deputato siciliano, Peppe Gennuso (al momento irreperibile). I soldi totali erogati per le sentenze sono oltre 150 mila. Perquisito il noto avvocato Vinti e Orazio Russo, padre del giudice Nicola arrestato questa mattina.
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