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Resoconto consiglio comunale di Arezzo

Le interrogazioni e le delibere

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La prima interrogazione è stata presentata dal consigliere comunale Alessandro Caporali: “anche nella realtà aretina assistiamo a un inasprimento del linguaggio nei social network. Dovremmo dare il buon esempio e isolare o bannare o bloccare i cittadini che usano parole irriferibili. Chiedo al sindaco che si faccia carico di questo problema, con regole puntuali da far rispettare da parte di chi commenta sulle pagine facebook personali dei politici e su quella istituzionale del Comune”.

“Posso parlare per i canali istituzionali – ha rilevato l'assessore Marcello Comanducci – e per la pagina facebook del Comune di Arezzo, che siamo riusciti a farla crescere nei numeri che adesso sono veramente importanti. Con i numeri sono aumentati ovviamente anche i commenti. Occorre dunque arrivare a un disciplinare che regoli soprattutto le fattispecie in cui sia possibile cancellare o meno un commento. Perché questo è il punto più delicato ma sicuramente non possiamo rinunciare a rendere puliti i canali istituzionali”.

Matteo Bracciali ha chiesto chiarimenti sulla gestione della ciclo-pista di Sant'Andrea a Pigli. “Gli abitanti lamentano l'utilizzo della pista non più in linea con i propositi iniziali ma come una pista da kart. Una delle ultime domeniche si è svolta un'attività motoristica particolarmente rumorosa. Le richieste che faccio sono le seguenti: dopo le ultime segnalazioni è stata verificata la legittimità dell'uso della pista, quali determinazioni sono state prese in merito al contenimento dei rumori e la presenza di mezzi a motore è compatibili con l'impianto sportivo in questione?”

Luciano Ralli. “mio malgrado sono costretto a fare la solita interrogazione sulla sicurezza anche alla luce della nuova ondata di furti che si è scatenata in città. Quattro anni di amministrazione, l'ultimo con il supporto di un partito come la Lega al governo nazionale, non mi pare che abbiamo portato a un miglioramento della situazione. Se anche ci sono state delle politiche messe in campo, peraltro solo repressive, devo constatarne l'inefficacia. E anche tutta questa lente di ingrandimento su Saione non ha portato a trascurare altre zone, via Giotto, le frazioni, via Lazio, dove peraltro si registrano i recenti reati?”.

L'assessore Barbara Magi: “il sistema di videosorveglianza innanzitutto è stato portato a oltre 200 telecamere, collegate a un sistema in rete con le sale operative di questura e comando generale dei carabinieri. I punti luci sono aumentati ovunque in città e prosegue l'opera di riqualificazione dell'area del Pionta: mi pare che queste siano attività di prevenzione. Stiamo per firmare il protocollo con la prefettura Mille Occhi sulla Città, per una collaborazione anche con gli istituti di vigilanza privati. Per quanto riguarda la polizia locale abbiamo fatto grandi investimenti sia sulle risorse umane che materiali, dai mezzi alle divise, e siamo riusciti a raggiungere una quota di turn over del 100%. Senza considerare i sistemi incentivanti per gli agenti con specifici progetti. Anche questo credo di poterlo iscrivere in una filosofia preventiva. D'altronde, dopo Siena, Arezzo è la città più sicura della Toscana, ci sono quartieri tenuti sotto controllo quotidianamente in coordinamento con le altre forze di polizia. Non è che i reati scompaiono di colpo ma il nostro impegno nessuno può metterlo in discussione”.

Donato Caporali sugli attraversamenti ha rilevato come recentemente “siano stati realizzati interventi in città su alcune strisce pedonali, illuminate ora a led. La Provincia ha diramato linee guida che disciplinano la realizzazione di interventi simili nelle frazioni attraversate da strade provinciali. Ora si apre il problema delle competenze. Chi deve farlo, Comune o Provincia? La velocità delle auto in queste frazioni è notevole e strumenti dissuasori sarebbero importanti”.

Il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini: “il grosso volume di traffico e i veicoli pesanti possono provocare lo schiacciamenti dei led. Dobbiamo capire se è possibile se quelli installati in città possono essere 'esportati' anche nelle strade citate dall'interrogazione. La questione è allo studio”.

Alessandro Caneschi: “il Progetto wake-up di rigenerazione urbana, promosso dalla Regione Toscana, è stato fatto proprio dal Comune e fulcro dei progetti dell'amministrazione è la riconversione di alcuni fondi sfitti a Saione in locali affittabili per attività commerciali. I residenti chiedono da tempo progettualità strutturali e no spot. Avete un calendario per questi interventi?”

L'assessore Marcello Comanducci: “porterò in giunta una delibera per concedere vantaggi sul suolo pubblico e dare un primo input per rivitalizzare quella zona. E questo è un intervento a efficacia immediata. Poi ci sono progetti più a lungo termine che guardano con interesse alle prospettive aperte dalla nuova normativa regionale per arrivare ad agevolazioni sulle imposte comunali”.

Matteo Bracciali: “ricollegandomi alla mia precedente interrogazione, rilevo come le risposte date ai cittadini e a me personalmente dal centralino della polizia locale, per un intervento a Sant'Andrea a Pigli, sollevano domande sull'organizzazione del lavoro degli agenti che a una chiamata legittima per un intervento specifico hanno lamentato l'assenza di pattuglie disponibili”.

Donato Caporali: “tra i più grandi in Toscana e in Italia per dimensione territoriale, con 41 frazioni, il Comune di Arezzo è privo di strumenti di decentramento che facciano da filtro con i cittadini coinvolgendoli nelle decisioni. È in progetto la creazione di strumenti di partecipazione? L'alternativa potrebbe essere abbassare le imposte locali per chi abita nelle frazioni. Non ci sono dubbi che questi cittadini ottengano meno”.

Francesco Romizi: “ci sono pervenute tre lettere a firma di un noto architetto cittadino che manifestano perplessità sull'iter che ha portato all'individuazione della sede della polizia locale nell'immobile di via Filzi. Inoltre, si è scelto uno strumento finanziario, un leasing, che porterà 2,3 milioni di interessi a carico della collettività mentre il tradizionale mutuo avrebbe gravato la metà. E questo senza considerare la scelta a monte, di non procedere alla sistemazione di immobili già di proprietà dell'amministrazione comunale”.

Ancora Francesco Romizi: “nel 2018, il sindaco manifestò la volontà di fare causa alla famiglia dell'ex ministro Maria Elena Boschi. Le dichiarazioni non sembravano lasciare dubbi sulla reale volontà del primo cittadino. Nei giorni scorsi ci sono stati risvolti giudiziari, in primo grado, sulla vicenda Banca Etruria. Dunque, ci sono stati sviluppi per quella causa legale annunciata?”

“L'ufficio legale del Comune di Arezzo – ha replicato il sindaco Alessandro Ghinelli – non è giunto a un rapporto conclusivo. Deciderò ovviamente sulla base di quel rapporto. Proprio nelle mie dichiarazioni del 2018, infatti, annunciavo che la causa sarebbe stata subordinata alle conclusioni di tipo legale sull’argomento”.

 

Consiglio Comunale 8 febbraio 2019: le delibere

Le modifiche al regolamento sul centro storico, la richiesta di autonomia funzionale dell’articolazione aretina dentro la Asl Toscana sud-est, la via romea germanica

Novità per quanto riguarda il regolamento per la tutela e il decoro del patrimonio culturale del centro storico: all’articolo 3, che disciplina le attività economiche e i settori merceologici non più consentiti all’interno delle mura cittadine, dagli articoli per l’imballaggio industriale al gas in bombole, dalla officine meccaniche di riparazione auto e moto ai money change/transfer, phone center e internet point, dai compro oro ai minimarket e alle sale giochi e centri scommesse, si aggiungono gli esercizi dedicati interamente al commercio dei prodotti derivati dalla cannabis legale, o cannabis light, come integratori, caramelle, cosmetici, semi, piante, integratori.

Per quanto riguarda i locali di somministrazione: tra i 20 e i 30 metri quadrati non è obbligatorio prevedere un bagno, tra i 30 e 60 metri quadrati occorre la presenza di un bagno per i clienti, oltre i 60 il bagno per la clientela deve essere accessibile ai disabili. Sono previste alcune deroghe per i locali vincolati dalla Soprintendenza.

Inoltre, i giardini Porcinai entrano all'interno della planimetria del centro protetto e nelle aree che prevedono il ritiro dei rifiuti con modalità porta a porta, è fatto obbligo di scolare adeguatamente i rifiuti da ogni liquido prima di riporli nel sacchi da esporre, per fare in modo che nulla possa fuoriuscire. Pena sanzione pecuniaria. Il nuovo regolamento ha ottenuto 19 voti favorevoli, un contrario e 5 astenuti.

Con la nascita dell’Asl Toscana sud-est, l’amministrazione comunale ha preso le distanze dal progetto regionale che riunisce zona aretina, Casentino e Valtiberina. “Alla luce del fatto – ha inteso ribadire l’assessore alle politiche sanitarie Lucia Tanti – che ogni articolazione territoriale ha bisogni e priorità diversi. I Comuni del Casentino e della Valtiberina sono prevalentemente montani e di piccole dimensione e basterebbe questo per sottolineare quanto differiscano le loro esigenze rispetto alla zona aretina che comprende Arezzo, Monte San Savino, Civitella della Chiana, Capolona, Subbiano e Castiglion Fibocchi. Recentemente il Consiglio Regionale ha concesso autonomia funzionale alle singole articolazioni territoriali in materia di programmazione e definizione degli indirizzi concernenti l’organizzazione e l’erogazione dei servizi sanitari. A una condizione: che il 75% degli enti locali territorialmente interessati, chiedano, tramite i rispettivi Consigli Comunali, tale autonomia. Mi auguro che i consigli comunali degli altri Comuni interessati seguano la nostra strada. Non corrisponde a quanto ci eravamo proposti ma è meglio di niente. Tuttavia, questa delibera è un atto di partenza, un piccolo passo in avanti, continueremo a lottare per un'autonomia reale e non meramente funzionale”. Marco Casucci e Luciano Ralli hanno annunciato il voto favorevole della Lega Nord e del Pd. La delibera è stata approvata con 26 voti unanimi favorevoli.

Il Comune di Arezzo, su proposta dell’assessore al turismo Marcello Comanducci, aderisce alla promozione e costituzione del prodotto turistico omogeneo denominato La via romea germanica, mediante un’ampia collaborazione a più livelli. Innanzitutto con i Comuni di Chiusi della Verna, Bibbiena, Chitignano, Subbiano, Capolona, Castiglion Fiorentino, Cortona, Marradi, con i quali viene stipulata apposita convenzione, ma anche con la Regione Toscana, il ministero dei Beni Culturali e tutti i soggetti pubblici e privati che manifesteranno interesse.

“La via romea germanica è un cammino di interesse nazionale – ha dichiarato Marcello Comanducci – e il documento strategico operativo del turismo toscano ne ha previsto lo sviluppo, sollecitando i Comuni coinvolti a un esercizio associato delle funzioni organizzative e di promozione. È dunque un’opportunità importante, che per Arezzo fa seguito a quella dei Cammini di Francesco, per lo sviluppo turistico del territorio non solo dal punto di vista prettamente artistico e culturale. Un pacchetto ben costruito, infatti, può suscitare interesse e rispondere a specifici ma sempre più ampi segmenti di domanda turistica, alla ricerca di esperienze qualificate, diverse dal tradizionale turismo di massa, che vanno dalla gastronomia all’ambiente. La dimensione quasi nazionale, per il numero e l’estensione delle regioni coinvolte, della via romea germanica, oltre la Toscana il Trentino Alto-Adige, il Veneto, l’Emilia-Romagna, l’Umbria e il Lazio, dà il giusto inquadramento alla portata del progetto e ai numeri turistici in grado di movimentare”.

Redazione
© Riproduzione riservata
08/02/2019 16:14:09


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