Il Pd accusa: “Un M5S ci ha fatto il gesto delle manette e Fico ci ha detto arrivederci”
Lite alla Camera. Fico ammette di aver sbagliato: “Mi sono lasciato andare, chiedo scusa”
Altissima tensione in Aula alla Camera nel corso del dibattito sulla riforma del referendum, al punto che il presidente Roberto Fico, «apprezzate le circostanze», deve sospendere la seduta sul ddl di riforma dell’istituto del referendum. Il deputato M5s Giuseppe D’Ambrosio aveva scaldato gli animi con il suo intervento e il presidente della Camera l’aveva dovuto già richiamare una volta formalmente. Ma è quanto viene spiegato dal deputato Pd Enrico Borghi a spiegare il motivo del clamore nell’emiciclo: «È intollerabile che il deputato D’Ambrosio si rivolga al deputato Migliore mimando il gesto delle manette». Il Pd chiede che l’episodio sia all’esame del Collegio dei Questori e minaccia di uscire dall’Aula se non lo sarà chiesto, invece, al deputato M5s. La cosa viene confermata anche da Graziano Delrio, che protesta contro Fico: «D’Ambrosio, per aver fatto il gesto delle manette verso di noi, andava espulso e Fico si è rifiutato. Non ha difeso la dignità di noi deputati, non può dirci, mentre usciamo dall’Aula: “arrivederci”». Delrio, circondato da tutti i deputati del Pd, in Transatlantico, ha a lungo protestato contro la condotta di Fico nella gestione dell’aula. Il presidente della Camera da parte sua ha ammesso l’errore: «Siccome c’è stata un po’ di tensione con il Pd che salutava mentre lasciava l’Aula, chiedo scusa per aver risposto “arrivederci”. Mi sono lasciato andare. Quando sbaglio pago e chiedo scusa. È stata mia colpa e mio errore».
Commenta per primo.