Rubrica Lettere alla Redazione
Sansepolcro si ricordi dei suoi 500 anni
La politica chiede solo voti ma poi non fa nulla, cosi la città muore
Su Eco del Tevere ho letto con interesse l'articolo "Sansepolcro,da quasi 500 anni elevata a città" si è vero il 23 settembre 2019 saranno 500 anni della nascita della Diocesi di Sansepolcro e con questa nomina voluta da Papa Leone x Sansepolcro ottenne il titolo di città .1519 poi concretizzata nel 1520.
Mi auguro che questo evento di 500 anni fa venga ricordato in maniera solenne sia da chi detiene il "potere" religioso sia quello politico.Non bisogna non ricordare questo evento che ha dato lustro a Sansepolcro fino al 1986 anni in cui sciaguratamente la diocesi ha chiuso per far parte di una più grande organizzazione ad oggi ancora non molto ben definita e in pratica concretizzata.
Si di convegni,riunioni,norme,emendamenti,spacchettamenti,riduzioni,chiusure,in questi decenni ce ne sono stati ma la diocesi cos' come lo è oggi è solo sulla carta e non nella realtà,lontana della gente e sempre più ridotta ad una società per azioni.
Dunque Sansepoclro città da 500 anni ed oggi ? mi domando siamo sempre la città di 500 anni fa dove ci furono festeggiamenti per giorni a questa elevazione da parte del Papa.? io non credo.Vedo decadenza,abbruttimento sociale,isolamento,abbandono da parte di certa politica che chiede solo voti ma non fa nulla o poco per questa città.
L'ammnistrazione quale essa sia non può da sola sostenere tutto e tutti e le incapacità di altri si ripercuotono sul sistema sociale ed economico della città (se ancora lo è).
All'epoca eravamo ricchi culturalmente ed economicamente ma poi Arezzo la nostra provincia ha risucchiato tutto e lo sta facendo anche oggi in tutti i settori :sanità,economia,turismo,sociale e senza andare poi a parlare delle strade o ferrovie croniche mancanze di oggi e non di ieri.I nostri antenati avevano più testa ed erano lungimiranti in quanto avevano pensato ad una ferrovia che collegava in qualche modo Tirreno e Adriatico già due secoli fa.Oggi strade piene di buche,ponti che crollano,gallerie fatte da ubriachi(vedi per andare ad Arezzo sulla due mari) senza parlare di dighe che crollano ecc ecc.
Ma il futuro cosa ci riserverà? si andrà avanti ancora perdendo pezzi importanti o ci sarà qualche ripensamento da parte della chiesa e della politica per far ritornare la nostra Sansepolcro ai fasti di un tempo?mah vedremo.Importante non perdere questi ricordi,la memoria della nostra ricca storia..E poi impariamo e specialmente i giovani ad amare Sansepolcro,a rispettarla in tutto da non sporcare le strade,a conoscerne la storia,a conoscerne i segreti,le tradizioni gli usi i costumi e la gente che ci vive e combattiamo con molta forza chi vuole ancora impoverirci e renderci succubi e sottomessi ad un potere che non rispetti il nostro territorio.
Questi 500 anni siano di stimolo per riconquistare alcune cose perse o rubate alla nostra Sansepolcro e che la gente si svegli e combatta veramente con tutte le sue forse per riappropriarsi delle sue ricchezze materiali e spirituali e delle proprie tradizioni che rendevano Sansepolcro una vera CITTA'
Bruno Tredici
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