Rimborsi al M5S, Casalino replica: “Sarti si è nascosta dietro al mio nome”
La Presidente della Commissione Giustizia, si è dimessa e autosospesa
Rocco Casalino, portavoce del presidente del Consiglio, è intervenuto sul caso della deputata Giulia Sarti, coinvolta nella rimborsopoli del M5S. «Sarti si è probabilmente coperta dietro il mio nome con l’allora compagno, se avessi saputo di questi ammanchi o di giri strani l’avrei immediatamente riferito al Capo politico e ai Probiviri. Io non tutelo i parlamentari, ma il Movimento, come sanno tutti» ha affermato in una nota. Tutto nasce da un’indagine della procura di Rimini, partita un anno fa, e che ora si è conclusa con una richiesta di archiviazione per Bogdan Andrea Tibusche, ex compagno di Sarti. Bogdan fu denunciato per appropriazione indebita proprio dalla deputata. Ma secondo i magistrati non fu lui a rubare soldi dai conti della parlamentare riminese. Né fu lui a impedirle di restituire i rimborsi. E la denuncia era solo un tentativo, da parte della parlamentare, di salvare la reputazione e probabilmente anche il futuro politico. Il caso era scoppiato nel febbraio 2018 quando - in seguito a un servizio delle Iene - era emerso che alcuni deputati, tra cui proprio Sarti, non avevano restituito parte dello stipendio, 23mila 433 euro, come invece previsto dal regolamento interno M5S. Al di là degli aspetti giudiziari, la questione ha provocato un terremoto politico: la deputata si è dimessa dalla presidenza della commissione Giustizia della Camera e si è autosospesa dal Movimento, mentre il capogruppo Francesco D’Uva ha già avviato l’iter della sostituzione.
Commenta per primo.