Tav, Conte sposa la linea Di Maio. E il governo va verso la crisi
Il premier si schiera con i grillini: «no» al progetto. Il capo M5S: bandi da sospendere
Si chiude con un botta e risposta durissimo la giornata più nera del governo giallo-verde. Con Salvini che in tv insiste a dire che la Tav si farà a tutti i costi e Di Maio che lo definisce «un irresponsabile». Una giornata girata politicamente sulla forte presa di posizione di Conte a sostegno delle ragioni dei grillini. «Ho forti dubbi sulla convenienza della Tav. Me ne assumo la responsabilità: non sono affatto convinto che sia quello di cui l’Italia ha bisogno». Sono le parole con cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in conferenza stampa da Palazzo Chigi, getta un’ombra pesante sul futuro della Torino-Lione. Ma è la parola «stallo» a ripetersi più volte, nel discorso del premier. Fotografia della distanza tra grillini e leghisti e, di conseguenza, di tutte le difficoltà del dire un «No» definitivo. Che, infatti, non viene proferito. Piuttosto, Conte cerca di prendere il poco tempo rimasto a disposizione. Almeno fino a lunedì - magari qualche giorno in più - per decidere se bloccare o confermare la partenza dei bandi da oltre due miliardi di euro. Tema con cui ha discusso insieme al direttore generale di Telt Mario Virano, e sul quale si scontrano le due anime del governo. Così, sempre per colpa dello stallo tra Lega e M5S, «dovremo prendere la strada dell’interlocuzione con i partner di questo progetto, Francia e Ue, per condividere le nostre perplessità», spiega Conte. Altro tempo.
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