Sciagura aerea in Etiopia, ritrovata la scatola nera del Boeing 737
Etiopia, Cina, Isole Cayman, Indonesia e Mongolia sospendono l’uso dello stesso tipo di velivolo
La tv di stato etiope ha reso noto che è stata ritrovata la scatola nera del Boeing 737 MAX 8 dell’Ethiopian Airlines precipitato ieri, ma un funzionario della compagnia, parlando in condizioni di anonimato, ha spiegato che è parzialmente danneggiata: “Vedremo cosa ne possiamo ricavare”. Un difetto nel software che gestisce i dati relativi al sistema di protezione del cosiddetto “inviluppo di volo”, ossia la relazione fra l’angolo di attacco dell’ala, la velocità del velivolo e il flusso di aria che lo circonda: è per ora una delle ipotesi più accreditate sulle cause dell’incidente. Lo suggeriscono forti analogie con l’incidente avvenuto il 29 ottobre 2018 in Indonesia al Boeing 737 MAX, volo Lion Air JT610. Intanto, Etiopia, Cina, Isole Cayman, Indonesia e Mongolia hanno deciso di lasciare a terra la loro flotta di Boeing 737 MAX in attesa dell’esito dell’inchiesta sulle cause della tragedia, quando un aereo dello stesso modello è precipitato poco dopo il decollo da Addis Abeba provocando la morte delle 157 persone a bordo, (otto gli italiani) di 35 nazionalità. La decisione sulle linee aeree etiopi è una “precauzione di sicurezza in più”, precisa in un comunicato Ethiopian Airlines. “Anche se non conosciamo ancora la causa dell’incidente, abbiamo dovuto decidere di lasciare a terra questi aerei come misura di sicurezza in più”.
Commenta per primo.