Vicenda Supermaglia, la crisi attanaglia sempre di più la Valtiberina
Crisi nel territorio, prima di noi tristi vicende come al Molino sociale, Panifici Riuniti, Valfungo
Ancora una volta il sistema industriale della Valtiberina viene colpito da una nuova grave crisi aziendale prima con le vicende di Cose di Lana ora con Supermaglia.
Crisi aziendale nella quale, contemporaneamente, rischiamo di perdere preziosi posti di lavoro e di vedere scomparire marchi prestigiosi (il Granchio, Bramante ed altri) frutto di decenni di lavoro ed esperienza produttiva.
E ancora una volta anche questa vicenda come altre vissute (Molino sociale, Panifici Riuniti, Valfungo) avviene dentro un quadro di riferimento nel quale le responsabilità sulle scelte da fare per provare a salvare i posti di lavoro e attività produttive, non sono bene definite, tanto che si rischia la chiusura totale senza la responsabilità di nessuno, con licenziamenti di lavoratrici e lavoratori.
Per noi tutto questo è inaccettabile e chiediamo che anche le scelte delle autorità giudiziarie non siano guidate dai soli contenuti e adempimenti formali, ma che tengano invece di conto del legame,
imprescindibile, che ci deve essere fra la proprietà dei marchi, quella dei plessi produttivi e del mantenimento dei posti di lavoro, altrimenti per questi la sorte negativa è segnata.
Chiediamo, inoltre, a tutte le istituzioni, a partire da quelle locali, alla regione Toscana fino a quelle ministeriali, di lavorare per ottenere non solo gli ammortizzatori sociali, ma guardino anche alla ricostruzione di un sistema industriale nel quale vi sia ancora uno spazio, che a noi pare possibile, per le attività dell'abbigliamento e la maglieria di qualità, considerato che in Valtiberina e anche in Supermaglia esistono le competenze professionali e l'esperienza industriale per poterlo fare.
Assemblea della sinistra Valtiberina
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