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Rocca di Sirmione, tesoro d'Italia sul lago di Garda

Un castello scaligero affascinante che si affaccia sul Lago di Garda sponda bresciana

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Il Castello Scaligero di Sirmione è posto alla fine di una lunga lingua di terra che dall'entroterra si spinge nel Lago di Garda. Siamo a Sirmione, bellissima località lombarda adagiata sulla sponda bresciana del lago. La Rocca suggestiva si erge a difesa di un’isola divisa dalla terraferma da un braccio d’acqua, attraversato da un affascinante ponte levatoio. Inutile dire che l’atmosfera che si respira è quella originale d’altri tempi, anche perché il Castello e la sua Darsena trecentesca sono ancora in perfetto stato di conservazione.

Entrati nel castello si accede al cortile rettangolare principale, circondato da alte mura e dalle torri angolari, mentre a sinistra si erge la torre di avvistamento. Il castello ebbe il massimo splendore verso la fine del 1300, ma non fu mai sede di corte. Non si conosce con esattezza la sua data di costruzione. Certo è che, per la sua posizione strategica, era destinato militarmente in difesa dei domini Scaligeri verso Mantova e Milano.

La prima parte del Castello, costruito sui resti di una fortificazione romana, fu costruito da Mastino I della Scala verso la fine del XIII secolo, così come il Mastio, il cortile principale, le tre torri angolari e i due ingressi con ponte levatoio. Il secolo dopo venne costruita la Darsena e la recinzione del borgo. Oltre all’ingresso dei sotterranei ci sono dei resti murari del Monasteriolo di S. Salvatore di epoca longobarda. La rocca non aveva funzione residenziale perciò gli unici elementi decorativi esistenti sono picche o pigne in pietra poste sui camminamenti. La darsena odierna probabilmente fu costruita dalla Repubblica di Venezia in sostituzione della vecchia darsena in legno, sul modello dell’Arsenale di Venezia.

IL FANTASMA DELLA ROCCA DI SIRMIONE
La Rocca di Sirmione, come i castelli più leggendari, ha il suo fantasma che si aggira tra le sue sale nelle notti di tempesta. Leggenda vuole che Ebengardo, che viveva tranquillo nel castello con la sua sposa Arice, una notte di pioggia e vento ospitò un cavaliere. Tale cavaliere, di nome Elaberto, Marchese del Feltrino, si invaghì di Arice e durante la notte si introdusse nella sua stanza di lei per averla ad ogni costo, anche con la violenza.

Ebengardo fu svegliato dalle grida dell’amata e si precipitò nella sua stanza, ma troppo tardi: Arice era già stata uccisa dal pugnale di Elaberto. Dopo una violenta colluttazione il malvagio cavaliere muore trafitto dal suo stesso pugnale. Da quel momento, Ebengardo, vaga tra i viventi sotto forma di fantasma, condannato alla disperazione per non aver protetto l'amata.

INFORMAZIONI
Il castello è visitabile solo in orari e giorni prestabiliti.
Dal martedi al sabato dalle ore. 8,30 alle 19,30 (ultimo ingresso ore 19,00).
La domenica dalle ore 8,30 alle 13,30 (ultimo ingresso ore 13,00).
I giorni festivi delle ore 8,30 alle 19.30 (chiusura biglietteria ore 19,00).
 

Notizia e Foto tratte da turismo.it
© Riproduzione riservata
15/03/2019 16:18:34


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