Da oscenità a icona, la piramide del Louvre di Parigi compie 30 anni
Un collage gigante aiutato di 400 volontari per rivelare il «Segreto della Grande Piramide».
Da «oscenità» architettonica a icona in tutto il mondo. Ne ha fatta di strada la piramide del Louvre che celebra i suoi primi trent'anni nel cuore di Parigi. Per festeggiare quest'importante traguardo JR, uno dei più famosi street artist al mondo, sta realizzando un collage gigante aiutato di 400 volontari per rivelare il «Segreto della Grande Piramide». Ma i festeggiamenti andranno avanti per mesi, con mostre e concerti in più sedi. Una grande festa che avrà al centro il capolavoro in vetro dell'architetto statunitense di origine cinese Ieoh Ming Pei, vincitore nel 1983 del Pritzker Prize, il Nobel dell'architettura, inaugurato il primo aprile 1989. A commissionarglielo furono l'allora presidente socialista Francois Mitterrand e il suo ministro della Cultura Jack Lang ma fu presto definita una «scelta azzardata»: il visionario architetto volle trasformare il cortile Napoleone - in quegli anni utilizzato come parcheggio - in una zona di aggregazione, incastonando al suo centro una doppia piramide di vetro, una esterna, circondata dalle fontane, l'altra sommersa, all'incrocio delle gallerie museali, donando nuova luce.
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