“Ergastolo per un delitto atroce”. La richiesta della procura per la morte del calciatore La Rosa
Il corpo ritrovato in un fusto di benzina dentro il bagagliaio di un’automobile
«Un delitto atroce, meritano l’ergastolo». Il procuratore aggiunto Eugenio Fusco e il pm Maura Ripamonti hanno chiesto la pena massima per Raffaele Rullo e la madre Antonietta Biancaniello, a processo con l’ accusa di avere ucciso il calciatore Andrea La Rosa, scomparso il 14 novembre 2017 e ritrovato morto in un fusto di benzina nel bagagliaio dell’auto della donna un mese dopo. Secondo la pubblica accusa nessuno dei due imputati merita la concessione delle attenuanti generiche. Per Rullo è stato chiesto anche l’isolamento diurno in carcere di 12 mesi, per la madre di 10 mesi. I pm in aula hanno ricostruito i pregressi che hanno portato all’omicidio del calciatore: Rullo avrebbe ucciso l’amico per un debito che aveva nei suoi confronti di circa 38 mila euro. Fu talmente «subdolo» che, dopo averlo attirato in una «trappola» uccidendolo con la madre in una cantina di via Cogne, zona Quarto Oggiaro, il giorno dopo, il 15 novembre, mandò un messaggio alla compagna di La Rosa. Era «tutto funzionale» ad un suo «disegno» di legare quella scomparsa ad una relazione della compagna con un altro uomo.
Commenta per primo.