Incendio Notre Dame: “Due allarmi, poi i soccorsi”. Indagini su 15 operai
Sono crollati il tetto e la guglia. Macron lancia una sottoscrizione
Parigi non è più la stessa. La cattedrale di Notre Dame è stata orribilmente sfregiata dalle fiamme: sono crollati il tetto e la guglia di 45 metri ma la struttura principale è salva. Anche il rosone Nord sembra aver tenuto. Prima il fumo, poi le fiamme dalle 18:30 di lunedì mentre si stava celebrando la messa in uno dei luoghi simbolo della cristianità e monumento gotico patrimonio dell’Unesco. Solo verso le due notte il rogo è stato dichiarato «completamente sotto controllo e parzialmente estinto» sebbene vi siano dei focolai residuali ancora da domare. Il tutto sotto gli occhi inorriditi dei parigini e del mondo intero che ha seguito gli sviluppi con trepidazione.
Macron: “La ricostruiremo”
Il presidente Francese Emmanuel Macron ha sottolineato come il peggio sia stato evitato ma come la battaglia «non sia ancora del tutto vinta». Ha lodato il coraggio e la professionalità dei vigili del fuoco, almeno 400, e lanciato una campagna di raccolta fondi internazionale alla quale ha subito risposto il miliardario fondatore del colosso del lusso Kering, Francois Pinault, con una donazione da 100 milioni di euro per ricostruire la cattedrale.
Il ministro della Cultura: “Per restauro ci vorranno anni”
Il restauro della cattedrale di Notre-Dame de Paris, colpita ieri da un violento incendio, «durerà mesi e anni» ha detto il ministro francese della Cultura, Franck Riester, spiegando che è ancora «troppo presto» per valutare la durata precisa della ristrutturazione. «In ogni caso - ha detto ai microfoni di France Info - ci vorrà tanto tempo e bilanci molto importanti». Riester ha precisato che «i due terzi del tetto sono andati in fumo» e che la «guglia è crollata all’interno della cattedrale, creando un buco nella volta», anche «una parte delle vetrate» è andata «distrutta». «Lo Stato si assumerà le proprie responsabilità», ha continuato il ministro, citando, tra l’altro, la grande colletta nazionale che consentirà di raccogliere una «somma finanziaria molto importante».
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