Il governo gialloverde riabilita le Province
Elezione diretta dei membri e dei presidenti delle 110 province italiane
Si tornerà al voto per le Province. O perlomeno questa è una ferma intenzione della maggioranza gialloverde.
A rivelarlo è il Sole24ore che, spulciando la bozza sulla riforma degli locali, ha trovato un passaggio in cui si parla esplicitamente dell'elezione di 2.500 consiglieri e dei presidenti di provincia.
"La Provincia ha un presidente, eletto a suffragio universale dai cittadini dei Comuni che compongono il territorio provinciale, coaudivato da una giunta da esso nominata", si legge nella bozza dove si fa riferimento anche al Consiglio provinciare che avrà "poteri di indirizzo e controllo" e che sarà "eletto a suffragio universale". Frasi scritte scritte su carta intestata della Presidenza del Consiglio dai componenti del tavolo tecnico-politico in conferenza Stato-Citta istituito dal Milleproroghe, guidato dal sottosegretario leghista Stefano Candiani e dalla viceministro all'Economia, Laura Castelli. Duro il commento dell'ex premier Matteo Renzi che su Facebook attacca:"Pur di andare contro le scelte del nostro governo, fanno risorgere le vecchie province. Dopo aver salvato il Cnel e il bicameralismo paritario, torna l'elezione diretta delle province. Questo è il #governodelcambiamento: diminuiscono i posti di lavoro, aumentano le poltrone". Il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci, invece, usa Twitter per punzecchiare la maggioranza:"Litigano su Siri, legge di bilancio, Rai, Libia, immigrazione, Roma, litigano su tutto. C'è una cosa che però li mette sempre d'accordo: spartirsi le poltrone. Con ritorno alle #Province pronti 2500 nuovi incarichi", scrive.
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