Addio a Rubalcaba, il socialista spagnolo che sconfisse l’Eta
L’ex ministro dell’Interno scompare a 67 anni a causa di un ictus
È morto a Madrid per le conseguenze di ictus, Alfredo Perez Rubalcaba, il ministro dell’Interno, protagonista della trattativa con l’Eta che ha segnato la fine delle azioni terroriste in Spagna. Ma quella nei Paesi Baschi è solo una tappa di una carriera politica lunga, segnata da successi e sconfitte. Nato in Cantabria, 67 anni fa, Rubalcaba è stato il leader del Partito Socialista spagnolo dal 2012 al 2014, un’epoca difficile per la sinistra spagnola, per le conseguenze della durissima crisi finanziaria che macchiò in modo indelebile la fine del governo di José Luis Rodríguez Zapatero. Prima ancora fu ministro di Felipe Gonzalez e dello stesso Zapatero. La tappa più importante arriva nel 2006 quando il premier socialista lo chiama a dirigere il ministero dell’Interno, non è un posto qualunque: in quell’epoca l’Eta continuava ad uccidere e tutti i tentativi di tregua erano falliti. Senza mai frenare le strategie dell’anti terrorismo, Rubalcaba intraprese un dialogo che portò prima a due fragili tregue e poi alla fine definitiva delle azioni militari della banda armata. Il tutto senza mai partecipare direttamente ai colloqui con gli emissari dei terroristi. «È parte della memoria democratica del nostro Paese - ha scritto il premier spagnolo Pedro Sánchez in un articolo pubblicato dal sito del País - Rubalcaba era un uomo di Stato e come tale se ne è andato: ammirato e omaggiato da tutta la Spagna, senza distinzioni ideologiche. Fu ministro dell’Interno e il vicepresidente durante il governo, che alla fine, e dopo molti anni di sofferenze e sforzi collettivi, hanno messo fine all’incubo terroristico dell’Eta».
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