All'asta, mercoledì prossimo a New York, la copia originale della "Summa" di Luca Pacioli
Stima base di un milione e mezzo di dollari
Va all’asta, dall’altra parte del globo, la prima copia della “Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalita”, scritta da Luca Pacioli, il frate minore conventuale di Sansepolcro consegnato alla storia come matematico ed economista, nonché inventore della metodologia della “partita doppia” nella tenuta dei libri contabili. In altre parole, il padre della ragioneria moderna. L’appuntamento è per mercoledì prossimo 12 giugno, a New York; la nota casa Christie’s ha fatto dapprima girare la “Summa” negli angoli più significativi del globo - ossia Londra, San Francisco e Hong Kong, dove è stata in mostra – e ora farà scattare il momento dell’aggiudicazione: si parte da una stima base di un milione e mezzo di dollari, che corrisponde a un milione e 300mila euro. Assieme al “De Divina Proportione”, la “Summa” è il grande trattato che ha per autore questa figura religiosa, spesso “bacchettata” dall’ordine di appartenenza per il suo impegno di professore che di fatto anteponeva a quello di frate e che lo portava a girare in più sedi; grande amico di Leonardo da Vinci, che lo chiamava “maestro” perché si era erudito attraverso i suoi testi, Luca Pacioli (detto anche il “Paciolo”) aveva pubblicato questo volume nel 1494 a Venezia e non a caso 25 anni fa – in occasione del 500enario dell’evento – la città biturgense gli dedicò delle particolari celebrazioni. Scritta in volgare, la “Summa” è considerata una vera e propria enciclopedia matematica, contenente un trattato generale di aritmetica e algebra e geometria di base, assieme a elementi di aritmetica adoperati dai mercanti, nei quali si fa riferimento a monete, pesi e misure utilizzati dai diversi Stati italiani di allora. Un capitolo a parte, intitolato “Tractatus de computis e scripturis”, prende appunto in esame la partita doppia con le voci “dare”, “avere”, bilancio e inventario, dando vita a quello che divenuto famoso in tutta Europa come il “metodo veneziano”; d’altronde, non è un mistero il fatto che Venezia fosse la città mercantile per eccellenza. Nel libro, Pacioli ringrazia anche un patrizio del posto, tale Marco Sanudo, che – parlando con il gergo di oggi – è stato lo sponsor della pubblicazione. La “Summa”, che significa riassunto, è quindi il testo completo che fa luce sulle conoscenze matematiche del Rinascimento, grazie a un religioso di Sansepolcro che decise di mettere per iscritto tutto quanto finora era stato tramandato in forma orale. Domanda: che destino prenderà mercoledì la copia originale della “Summa”? Vi sarà la probabilità che imbocchi la strada di Sansepolcro, dove peraltro una prestigiosa azienda chiamata Aboca vanta proprio una sezione che produce e ristampa libri antichi? Chissà! Mai dire mai…
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