La scuola “gioca” con le “Aree interne”
La scuola di Sestino ha lavorato nella raccolta degli antichi giochi dei ragazzi
Con due simpatici spettacoli, le due sezioni dell’Istituto Comprensivo “Lucio Voluseno” hanno chiuso l’anno scolastico giovedì 6 giugno a Badia Tedalda e venerdì 7 giugno a Sestino. La sezione di Badia Tedalda ha enucleato il lavoro fatto in classe e portato in piazza “Tedaldi” sull’argomento: “Passeggiando al Ranco, storie ed emozioni di una festa che vive ancora”; Sestino, invece, ha lavorato sul tema “Un Paese di ricordi…un Paese che gioca”. Con un indubbio richiamo alla presenza del “Centro interregionale Studi e Ricerche della Civiltà Contadina”. Ranco è un po’ l’emblema delle fiere antiche, dei vecchi mercati che però rivivono oggi con la “Mostra nazionale della Chianina” che si è spostata dal greto del fiume Marecchia, ai pianori strutturati di Pian di Rogna nella frazione sestinate di Ponte Presale. La scuola di Sestino ha lavorato nella raccolta degli antichi giochi dei ragazzi e di società. Tempi senza smartphone allora e con pochi quattrini ma ricchi di giovialità e intelligenza, spesso legati al calendario religioso o a tradizioni secolari. Nonni e anziani sono stati chiamati in classe a raccontare le loro esperienze e sembravano, spesso, racconti “stellari”. Se facili ancora circolano visioni del tiro alla fune - per esempio - chi ricorda più il gioco dello “Schioppetto”, il “Fuori verde”, la corsa col cucchiaio e l’uovo sodo, il “gioco delle piastre”? O i carretti di legno e le biciclette di legno, fatta in casa con ruote…di legno”: giocattoli di una volta, che poco hanno a che fare con i robot di oggi. Ed è stata una vera festa perché nei giochi riproposti in piazza, si sono cimentati insegnanti, genitori e - naturalmente - gli alunni. I due progetti didattici nascono dai contenuti del progetto “Aree interne” per Casentino e Valtiberina che prevede misure per la formazione, le scuole e il recupero dei beni immateriali, come richiede anche l’UNESCO. Gli insegnanti hanno frequentato corsi di aggiornamento grazie ai finanziamenti contenuti nel progetto intervallivo.
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