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Taglio del 30% sul Cosap per bar e ristoranti che restano aperti nelle principali festivitá

Prioritario per l’amministrazione di Città di Castello valorizzare il centro storico

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I titolari di bar e ristoranti del centro storico di Città di Castello che garantiranno l’apertura durante le festività dell’anno nei quali si registrano i maggiori flussi turistici avranno diritto a una riduzione fino al 30 per cento del canone per la concessione in uso di spazi e aree pubbliche (Cosap). E’ quanto prevede il protocollo d’intesa definito dal Comune con le associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato e il consorzio Pro Centro. “Con questo accordo diamo una risposta concreta a una delle esigenze principali dell’offerta turistica della nostra città, ovvero la garanzia ai visitatori della disponibilità di esercizi pubblici aperti in occasione delle festività più importanti dell’anno, premiando gli operatori che condividono con noi l’obiettivo di valorizzare la vocazione di Città di Castello come meta di soggiorni e viaggi”, affermano il vice sindaco e assessore al Bilancio Michele Bettarelli e l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti nel rendere pubblica la delibera di recepimento del protocollo approvata dalla giunta comunale nell’ultima seduta. Rispetto ai precedenti accordi, che prevedevano la garanzia da parte degli esercizi pubblici dell’accesso ai servizi igienici e della veicolazione delle informazioni su luoghi, strutture espositive e manifestazioni presenti in città, il salto di qualità è rappresentato dall’impegno a tenere aperte le attività nelle giornate festive nelle quali la disponibilità di bar e ristoranti costituisce una componente essenziale dell’accoglienza turistica. “Nel nostro centro storico i turisti hanno la possibilità di ammirare un patrimonio culturale e artistico di straordinaria bellezza, al quale è divenuto necessario abbinare un’offerta di servizi adeguata, in grado di rendere possibile la permanenza a tutti coloro che scelgono la nostra città, in particolare alle famiglie”, puntualizza Carletti, nell’evidenziare come “per l’amministrazione, ma anche per gli operatori commerciali, sia indispensabile assecondare nel migliore dei modi la crescita dei flussi turistici che il nostro territorio sta registrando e sviluppare appieno le potenzialità della nostra offerta”. “Questo ulteriore incentivo agli operatori del centro storico si aggiunge agli importanti interventi che abbiamo già previsto nel bilancio 2019 per rilanciare e riqualificare il centro storico, favorendo sia l’insediamento residenziale, che l’apertura di attività commerciali e artigianali”, sottolinea Bettarelli, nel ricordare il taglio della Tari del 50 per cento per tutte le attività commerciali, nuove e già esistenti, del 20 per cento per gli esercizi pubblici, del 40 per cento sulle nuove residenze per i primi tre anni, oltre alla riduzione del 50 per cento del Cosap per le edicole, che riguarda comunque anche le rivendite di giornali all’esterno delle mura urbiche. “Mettiamo su queste operazioni risorse molto significative a carico del bilancio comunale, che costituiscono uno sforzo rilevante in un contesto di forte riduzione dei conferimenti pubblici nel quale è divenuto più difficile trovare le coperture finanziarie per sgravi e agevolazioni - rimarca Bettarelli – ma per noi è prioritario dare un segnale chiaro di determinazione a valorizzare il centro storico e le sue potenzialità”. Il protocollo d’intesa individua le 14 date strategiche dell’anno, che coincidono con le principali festività. I titolari di bar e ristoranti del centro storico che da oggi sceglieranno di aderire all’accordo dovranno garantire nel 2019 l’apertura degli esercizi nei giorni del 15 agosto (Ferragosto); del 1 novembre (Ognissanti); dell’8 dicembre (Immacolata Concezione); del 22 dicembre (Domenica antecedente il Natale); del 25 dicembre (Natale); del 26 dicembre (Santo Stefano); del 31 dicembre (San Silvestro). Per il 2020 le date individuate sono quelle del primo gennaio (Capodanno) e del 6 gennaio (Epifania). Gli esercenti saranno tenuti ad assicirare l’apertura delle proprie attività di somministrazione di alimenti e bevande per un minimo di otto ore nella fascia oraria dalle 7.30 alle 24.00; la disponibilità nei locali di materiale informativo e promozionale, con la descrizione delle offerte culturali, paesaggistiche, architettoniche, turistiche e degli eventi che interessano il territorio; il libero accesso ai servizi igienici, mediante l’esposizione di cartellonistica o altre modalità di avviso all’esterno dell’attività; l’indicazione alla clientela dell’orario adottato nella giornata festiva. In cambio, il Comune riconoscerà all’esercente la riduzione del 30 per cento del Cosap fino ad un massimo di 50 metri quadrati di occupazione del suolo pubblico. Per gli operatori che daranno la propria disponibilità solo per la garanzia dell’accessibilità dei servizi igienici e per la diffusione di materiale informativo, la riduzione del canone sarà pari al 10 per cento, sempre nel limite massimo di 50 metri quadrati di occupazione del suolo pubblico.

Redazione
© Riproduzione riservata
12/06/2019 15:20:51


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