Corruzione per l’assegnazione dei Mondiali al Qatar, fermato Michel Platini
Il suo staff: "Non è stato fermato, ma ascoltato come testimone"
Michel Platini sarebbe stato fermato dalla polizia in Francia. La vicenda riguarda le procedure di attribuzione dei Mondiali di calcio del 2022 al Qatar: l’ex presidente dell’Uefa viene interrogato, presso gli uffici della polizia giudiziaria di Nanterre dove si trova in queste ore, nell’inchiesta su «presunti atti di corruzione attiva e passiva di dipendenti non pubblici», aperta dalla Procura nazionale per i reati finanziari (Pnf). A darne notizia è stato il sito di informazione francese Mediapart, confermata poi da altri media d’oltralpe. I collaboratori ell’ex numero uno del calcio europeo raccontano però un’altra storia: «Platini non ha nulla di cui vergognarsi, e sostiene di essere totalmente estraneo a fatti», poi la precisazione: «Non è un arresto, ma un interrogatorio in qualità di testimone in una condizione voluta dagli inquirenti che permette di evitare che le persone ascoltate possano accordarsi fuori dalla procedura». Con l’ex campione della Juventus è stata posta in stato di fermo anche Sophie Dion, consigliera allo Sport di Nicolas Sarkozy all’epoca in cui questi era presidente della Repubblica. Un altro fedelissimo dell’ex presidente, Claude Gue’ant, ex ministro dell’Interno ed ex segretario generale dell’Eliseo durante la presidenza Sarkozy, è stato interrogato a piede libero. I tre, riferisce Le Monde, erano stati convocati dall’Ufficio centrale per la lotta alla corruzione e le infrazioni finanziarie e fiscali. Platini, già sospeso dalla Fifa per «violazione del codice etico» fino a ottobre, doveva inizialmente essere ascoltato come testimone.
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