Difesa di Amanda Knox violata: da Strasburgo la condanna definitiva all'Italia
Rigettata la richiesta del governo italiano. Dovrà essere risarcita con 10.400 euro
La Corte di Strasburgo ha rigettato la richiesta del governo italiano di pronunciarsi di nuovo sul caso di Amanda Knox, dopo che l’Italia era stata condannata lo scorso gennaio per aver violato il diritto alla difesa dell’imputata, che è stata definitivamente assolta per il delitto. Il panel che ha valutato la richiesta ha rifiutato di inviare il caso in Grande Camera. La sentenza emessa contro l’Italia diventa quindi definitiva. Nella sentenza emessa il 24 gennaio scorso, la Corte di Strasburgo aveva riconosciuto l’Italia colpevole della violazione del diritto alla difesa di Amanda Knox nell’indagine sull’omicidio di Meredith Kercher, compiuto a Perugia la sera del primo novembre del 2007. Delitto per il quale Knox è già stata definitivamente assolta dalla giustizia italiana. La stessa Corte aveva deciso di chiedere allo Stato di risarcire l’ex imputata per i danni morali subiti attraverso il versamento un indennizzo complessivo pari a 10 mila e 400 euro (a fronte dei 500 mila richiesti dalla parte in causa). La Corte non aveva invece ritenuto che ci fossero prove dei maltrattamenti, alcuni «scappellotti», che Knox aveva denunciato di avere subito durante l’interrogatorio in questura la notte del 6 novembre che finì con il suo fermo (insieme a quelli di Raffaele Sollecito, anche lui definitivamente assolto, e Patrick Lumumba,prosciolto già nelle fasi iniziali dell’inchiesta che ha invece portato alla condanna a 16 anni di Rudy Guede).
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