San Francisco mette al bando le sigarette elettroniche
Uno schiaffo all’industria delle e-cigarette a partire dal principale brand, Juul
San Francisco è diventata la prima città americana a vietare l’uso delle sigarette elettroniche, rendendone illegale la vendita nei negozi e le consegne da parte di retailer online ai residenti. Si tratta di un colpo diretto al leader di mercato Juul, che nella città californiana ha sede e in cui Altria (il produttore delle Malboro) ha comprato una quota del 35% gonfiando la valutazione della start-up a 38 miliardi di dollari. Da tempo negli Usa c’è allarme per il boom nella diffusione delle sigarette elettroniche, un fenomeno che tra i giovanissimi ha assunto le proporzioni di quella che viene definita dalle autorità una vera e propria «epidemia», soprattutto tra i teenager. Secondo le ultime statistiche ufficiali il numero di giovani americani che hanno iniziato a fumare sigarette elettroniche è aumentato di un milione e mezzo nel 2018 praticamente buttando al vento anni di lotte contro il tabagismo nei licei e nei college. È stata approvata ieri una ordinanza che mette al bando la commercializzazione di dispositivi e ricariche non approvate dalla Food and Drug Administration americana. Siccome nessuna a oggi ha ottenuto l’ok dell’autorità Usa, la misura vale in pratica per tutte le aziende produttrici. Sempre ieri è stata approvata un’altra ordinanza che vieta la vendita, la produzione e la distribuzione di sigarette elettroniche in immobili di proprietà dell’amministrazione locale. Juul affitta uffici dalla città al Pier 70 ma siccome la misura non è retroattiva, il contratto di locazione resta valido. In una nota, il sindaco London Breed ha detto: «C’è così tanto che non sappiamo sugli effetti di questi prodotti sulla salute ma sappiamo che le aziende di e-cigarette stanno prendendo di mira i nostri ragazzi con le loro pubblicità attaccandoli a prodotti con nicotina che creano dipendenza». Per questo, ha proseguito, «dobbiamo agire per difendere la salute della gioventù di San Francisco e per impedire che la prossima generazione di San Francisco diventi dipendente da tali prodotti». Juul ha reagito dicendo di avere già raccolto le firme necessarie per mettere al voto il divieto, nella speranza di riuscire a vendere i suoi articoli agli adulti oltre i 21 anni di età. Il gruppo ha spiegato di condividere l’obiettivo dell’amministrazione locale di «tenere il tabacco fuori dalla portata di chi ha meno di 21 anni» ma «il divieto sulle sigarette elettroniche per tutti gli adulti di San Francisco non risolverà il problema relativo al loro uso da parte dei più giovani». Quanto agli uffici, Juul la settimana scorsa aveva comunicato l’acquisto di un palazzo da 29 piani al civico 123 di Mission Street.
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