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Tempi più lunghi per la dichiarazione dei redditi, invio fino al 30 novembre

E' una fra le novità del decreto Crescita

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Tempi più lunghi per la consegna della dichiarazione dei redditi Unico. La scadenza slitta di due mesi e passa da settembre a fine novembre: quest’anno, poi, la coincidenza del fine settimana consente la consegna fino al 2 dicembre. È una delle novità in campo fiscale previste dal decreto Crescita che, dopo la conversione in legge, scattano da subito. Ma tra le novità, che impattano sulla vita dei contribuenti, ce ne sono anche altre che potrebbero migliorare il rapporto con il fisco, come quella che non potranno essere richiesti dati già in possesso dell’amministrazione finanziaria (come quelli sui medicinali forniti dalle farmacie) o la possibilità di non pagare imposte sugli affitti non incassati.

- UN NUOVO CALENDARIO PER REDDITI, IMU E TASI. Per l’invio telematico delle dichiarazioni dei redditi ci saranno due mesi di tempo in più: dal 30 settembre al 30 novembre. Cambia anche la data per le dichiarazioni relative a Imu e Tasi, che si fanno quando c’è un cambiamento di proprietà o valore la scadenza si sposta dal 30 giugno al 31 dicembre.

- RIAPERTURA ROTTAMAZIONE: Fino al 31 luglio si potrà aderire, pagando in un’unica soluzione al 30 novembre, o in 17 rate, la prima sempre il 30 novembre. Riaperto anche il saldo e stralcio. Possibile anche per gli enti locali che lo deliberano.

- IMU-TASI, NIENTE DICHIARAZIONE PER CASA AL FIGLIO: Non bisognerà più dichiarare al fisco il possesso dei requisiti per fruire delle agevolazioni Imu e Tasi per gli immobili concessi in comodato gratuito a parenti in linea retta di primo grado, come figli o genitori. Non servirà nemmeno per fruire degli sconti per gli immobili affittati a canone concordato.

- NIENTE DOCUMENTI SE IL FISCO GIÀ LI HA: In caso di controllo formale sulle dichiarazioni dei redditi, l’amministrazione finanziaria non può chiedere ai contribuenti certificazioni e documenti che siano già disponibili nell’anagrafe tributaria (girati già da banche, farmacie o assicurazioni, ad esempio per la precompilata). Questo vale anche per gli Isa, i nuovi indici di affidabilità che hanno sostituito gli studi di settore: non ci sarà bisogno di inserire i dati già indicati.

- AFFITTI E SEMPLIFICAZIONI: Per non pagare imposte sulle rette mai incassate, i proprietari di casa, incappati in inquilini morosi, non dovranno più aspettare la convalida di sfratto: basterà l’intimazione. La novità riguarderà i contratti stipulati dal 2020. Viene inoltre meno l’obbligo di rinnovo della cedolare secca.

- PROROGA ISA E MORATORIA MULTE SCONTRINI: I versamenti Isa slittano al 30 settembre. Moratoria di sei mesi delle sanzioni sugli scontrini elettronici. Raddoppiano le chance di vincere alla lotteria degli scontrini per chi paga col bancomat.

- ARRIVANO BONUS, DA BENI RICICLATI A RIAPERTURA BOTTEGHE. Sconti pari al 25% del costo per chi acquista prodotti che derivano per i tre quarti dal riutilizzo di rifiuti. Per le imprese l’aiuto si traduce in un credito d’imposta. La misura è finanziata con 20 milioni per il 2020. Rimborso totale dei tributi comunali, per un massimo di quattro anni, a chi rialza le saracinesche di negozi chiusi, da almeno sei mesi, in cittadine sotto i 20 mila abitanti. Anche qui il budget a regime è di 20 milioni annui.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
29/06/2019 05:30:44


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