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Inps, evasi contributi per oltre un miliardo di euro

Il ministro Di Maio annuncia: 5.000 assunzioni per vigilanza e controlli

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Si sa, l’evasione fiscale e contributiva è un pozzo senza fondo da cui - se si volesse davvero, ma forse non è così - si potrebbe attingere quanto necessario per alleggerire il carico che grava sulle spalle dei contribuenti onesti. Ebbene, secondo il documento che accompagna la relazione programmatica 2020-2022 presentata dal Civ dell’Inps, il Consiglio di indirizzo e vigilanza presieduto da Guglielmo Loy, a fine 2018 l'evasione contributiva accertata a seguito dell'attività di Vigilanza ispettiva dell'istituto ammonta a 1,117 miliardi di euro. Sempre per quanto riguarda l'attività di vigilanza, nel 2018 sono state effettuate 17.710 ispezioni e identificate 14.034 aziende irregolari, 5.171 lavoratori in nero e 37.552 lavoratori irregolari.

Non si pensi che questo miliardo e cento milioni di contributi evasi accertati siano già nelle casse dello Stato: ottenerli sarà dura, e c’è da pensare che finirà con un condono. Comunque nella relazione del Civ tra gli obiettivi a breve termine si indica quello di «potenziare l'efficacia delle attuali funzioni di vigilanza e dei controlli previsti». E, tra gli obiettivi triennali, anche «la formazione delle necessarie nuove assunzioni». Assunzioni che via Facebook si intesta il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio: «Oltre 5.000 assunzioni all'INPS! Le annuncerò insieme al presidente Pasquale Tridico questo pomeriggio a Roma e in diretta Facebook».

Intanto, le domande presentate per il Reddito e la Pensione di cittadinanza al 20 giugno sono pari a 1.344.923, di cui sono state accolte 839.794. «Oggi l'Inps è in equilibrio e le entrate contributive sono stabili - ha affermato il presidente del Civ, il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Inps, Guglielmo Loy - ma è evidente che se domani lavoreranno meno persone e aumenterà l'età media, il tema della sostenibilità ci sta tutto. La politica dovrebbe porsi la questione principale di allargare il numero di occupati e la qualità del lavoro». Loy ha sottolineato che i contributi versati sono pari ad oltre 230 miliardi di euro, «frutto del sacrificio dei lavoratori e delle imprese. Non sono tasse. È bene che i cittadini sappiano che con 230 miliardi di contributi versati l'Inps è il più grande soggetto erogatore di previdenza e assistenza».

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
04/07/2019 14:25:55


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