Opinionisti Olinto Gherardi

La mala educacion

Piazza Torre di Berta lasciata nel degrado

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Voglio spezzare una lancia, senza polemica sia ovvio, verso coloro che abitando ed amando il Borgo (Sansepolcro) a volte, secondo me con tutte le ragioni del mondo, segnalano sulle pagine social situazioni spiacevoli, problematiche logistiche, abusi al decoro, problemi di varia natura e contemporaneamente vorrei stigmatizzare le reazioni piccate e scocciate dei destinatari di queste segnalazioni,o di chi magari si sente coinvolto, non sempre adeguate al comune senso del convivere. Mi rifaccio alle tante segnalazioni sui danneggiamenti notturni a cose pubbliche, a quelle sulla pulizia delle forazze ad esempio, attuale ad ogni temporale, all'abbandono di rifiuti ingombranti ovunque, al decoro in generale, in particolare quando questo riguarda il centro storico di una località turistica (così la dipingono). Mi è caduto l'occhio su una immagine di Piazza Torre di Berta, fresca ospitante del nuovo arredo installato recentemente, proprio per rendere appetibile alla frequentazione la Piazza e salvarla dal degrado, immagine, dicevo, relativa al "disordine" lasciato a seguito di una manifestazione culturale tenutasi nella Piazza. Mi chiedo sinceramente quale perverso meccanismo si inneschi per lasciare il centro di un Paese, la Piazza principale in condizioni di precaria civiltà. Non sto a sindacare a chi spettasse, lasciare lo spazio nelle stesse condizioni nelle quali ne si usufruisce all'inizio, mi appello semplicemente alla più naturale educazione che dovrebbe risiedere in ogni cittadino, senza distinzione di razza, colore, religione,credo politico,appartenenza sessuale,livello culturale, provenienza da altre galassie. L'immagine, pubblicata da una di quelle Persone che amano il Borgo, sempre, non solo se si siede all'opposizione o al governo, ma sempre, come faccio io e tanti altri, è crudemente indicativa di una sciatteria di base, di un disinteresse di fondo per la cosa pubblica e fa pariglia con un'altra immagine dello stesso luogo che si reitera dopo ogni mercato, una landa abbandonata nella quale campeggiano buste,crucce, cartacce e quant'altro i non meno incivili venditori che fanno il mercato lasciano a terra, in attesa che nel tardo pomeriggio l'azienda addetta, si degni di pulire i residui  rimasti per due o tre ore a dare bella mostra di se a coloro che passavano e passano da quel luogo. Un’ amica mi ha informato che qualcuno si è risentito per la pubblicazione di quella immagine, probabilmente qualcuno che è fornito di accessori posteriori a rischio combustione, o che si sente, erroneamente o giustamente forse tirato in causa relativamente alla foto. Benissimo, se qualcuno ha pure l'ardire di indignarsi,dovrebbe avere anche il coraggio di vergognarsi, dimostrando una serietà ed una responsabilità che presumo non fare parte del proprio bagaglio civile. Non cito nessuno in particolare, partendo dal presupposto che prima di se stessi si dovrebbe rendere conto alla Comunità del proprio essere e comportare,onde non incorrere in spiacevoli polemiche, che sono la linfa vitale, purtroppo, di questo nostro Borgo. Non sto qui a giudicare,non ne sono deputato e domani potrei essere io a trovami sul banco degli accusati. Vivere il Borgo significa amarlo, parteciparlo, difenderlo da qualsiasi cosa o persona ne metta in discussione l'integrità e l'immagine pubblica, o che si ritenga superiore alle regole in nome dello strasfruttato ... io so' io e voi non siete un cazzo... Credo che ci siano, a mio modesto e non qualificato parere, situazioni nelle quali molti amano agire con questo slogan in un posto così piccolo, oserei dire che ce ne sono troppe e sarebbe ora che chi di dovere ne ridimensionasse l'ardire. E’ naturalmente ovvio che questo mio sfogo-analisi  accomuna quella frangia di persone che si adopera per avere il meglio per il Borgo e non vuole essere assolutamente fonte di polemica verso nessuno, ma solamente richiamare tutti i cittadini ad una maggiore educazione verso il nostro patrimonio pubblico, del quale spessissimo ci lamentiamo ed altrettanto spesso siamo poi noi stessi causa di lamentele altrui. Il Borgo è uno ed è qui da troppi secoli perché qualcuno si permetta di insultarlo ed offenderlo calpestandone la Storia con l’incuria e la maleducazione e siccome la colpa è una bella donna che nessuno vuole, adoperiamoci affinchè non vi siano colpe da affibbiare a nessuno e difendiamolo conservandolo al meglio, rispettandolo in ogni sfaccettatura nella quale potremmo essere protagonisti o spettatori, ma comunque saremo il Borgo.

Olinto Gherardi
© Riproduzione riservata
02/08/2019 17:53:10

Olinto Gherardi

Operaio – Scrittore - Apolitico – 21 anni nel Gruppo Sbandieratori di Sansepolcro dall’avvento del Dott. Piero Gennaioli - Scrittore di poesie - Due pubblicazioni nel 2013(Lo Sbandieratore di Emozioni) e 2015 (All’ombra della Torre) con lo pseudonimo di Uguccione de’ Fiaschi – Collabora alla mostra fotografica di Francesca & Angelo Petruzzi, ManiAnime del Borgo 2016 – Attenzione rivolta al territorio, al Borgo ed al suo patrimonio artistico; diretto e chiaro nell’esposizione del pensiero critico, ma costruttivo. Fotografo amatoriale per hobby-Calcio e Pallavolo gli sports seguiti in prevalenza. redazione@saturnonotizie.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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