Dipendente sordomuto all'ufficio relazioni col pubblico dellʼospedale di Senigallia
La Asl ha disposto verifiche sul caso
Un dipendente dell'Azienda sanitaria regionale affetto da sordomutismo impiegato all'ufficio relazioni con il pubblico dell'ospedale di Senigallia (Ancona), nonostante la sua condizione sia stata accertata dall'Asur stessa. E' la denuncia, rilanciata dall'Unione nazionale consumatori, di un giovane lavoratore, assunto con la qualifica di operatore tecnico videoterminalista ai sensi della legge 68/1999. L'Asl è corsa ai ripari e ha disposto verifiche sul caso. Il giovane, collocato presso l'ufficio protocollo dell'ospedale, ha segnalato che da tempo gli vengono fatte svolgere mansioni incompatibili con la grave ipoacusia bilaterale congenita, da cui è affetto quindi fin dalla nascita: le attività di front-office e di relazioni con il pubblico, infatti, presuppongono interazioni costanti con l'utenza che si rivolge agli sportelli proprio per chiedere informazioni. Interazioni che diventano molto complesse ed estremamente gravose sia per il dipendente che per l'utente. In una nota, l'Asur ha precisato: "Sulla collocazione di un operatore affetto da disabilità (sordomutismo, ndr) nelle funzioni di relazione diretta con l'utenza nella sede di Senigallia, l'azienda fa presente che il direttore dell'Area Vasta n.2 Giovanni Guidi si è attivato immediatamente per effettuare le dovute ispezioni, verifiche e accertamenti. A tal proposito, lunedì stesso (5 agosto, ndr), incontrerà il medico competente dell'azienda e l'ufficio affari generali, per la risoluzione della questione".
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