Crisi nera per l’artigianato in Umbria
Male anche la Toscana, sola eccezione il Trentino Alto Adige
La crisi non conosce la fine per gli artigiani in Umbria, dove da inizio anno 850 aziende hanno chiuso i battenti e sono nate solo 737 con un saldo negativo di 113 aziende. Nel 2009 in Umbria si contavano 24.327 imprese, mentre nel 2018 gli artigiani attivi nella regione erano 20.594, con un saldo negativo di 3.733 e un arretramento del settore del 15,3 per cento. Peraltro la crisi patita in Umbria dal comparto è tra le più pesanti d’Italia: peggio negli ultimi dieci anni fanno soltanto Sardegna (-18 per cento) e Abruzzo (-17,2), mentre è meno grave l’emorragia degli artigiani nelle Marche (-13,5), nel Lazio (-6,5) e in Toscana (-12,3). Ovunque il bilancio della prima metà dell’anno è negativo, con la sola eccezione del Trentino Alto Adige (+138).
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