Il calcio a Sansepolcro è salvo un'altra volta grazie alla società Vivi Altotevere
Ma ora cosa succede: stessa spiaggia stesso mare?
Il calcio a Sansepolcro non è finito. Dopo il "fulmine a ciel sereno" costituito il mese scorso dalla notizia del fallimento dell'Asd Sansepolcro Calcio, la tradizione del pallone nella città biturgense continuerà grazie alla società Vivi Altotevere, che ha acquistato il ramo d'azienda dell'oramai vecchio sodalizio con gli annessi e i connessi, dal mobilio fino ai giocatori, anche se si attendono ora notizie positive da Roma, sede della Federazione Calcio, per ciò che riguarda il titolo sportivo. È ovvio che la domanda ricorrente sulla bocca di tutti sia questa: la squadra maggiore giocherà sempre in Serie D? La Vivi Altotevere, con l'acquisto del ramo d'azienda, si è impegnata anche a pagare tutti i debiti federali e i rimborsi arretrati dei giocatori. Una bella paura scampata per i tifosi e gli sportivi in generale: ricordiamo che per la seconda volta, nell'arco di 30 anni esatti, i gloriosi colori bianconeri sono stati vittima di fallimenti, ma anche stavolta si sono rialzati dopo la caduta, grazie alla lungimiranza di un gruppo di imprenditori. Ora però sono altre le domande che si pongono i cittadini: in che modo opererà la Vivi Altotevere? E soprattutto: cosa rischiano e quale fine faranno le persone che hanno fin qui guidato il Sansepolcro Calcio e che hanno creato questa situazione? Per meglio dire, usando una metafora tipicamente estiva, stessa spiaggia stesso mare? Per parlare ancora più chiaro, tutto rimarrà come prima con gli stessi uomini (ad esclusione del ristretto gruppo dirigente) o si vorrà dare un cambiamento profondo all'organigramma della società? Verrà allestita una squadra che possa vincere il campionato o che per l'ennesima volta sia in lotta per la salvezza? Nel progetto di Vivi Altotevere, è previsto un rilancio del vivaio oppure no? Sarà realmente Davide Mezzanotti il nuovo (e vecchio) allenatore? Torneranno gli attaccanti Essoussi e Zuppardo? Si provvederà finalmente a ridare decoro allo stadio Buitoni? La società è aperta all'ingresso di nuovi imprenditori oppure è un circolo chiuso? Si cercano persone in grado di portare soldi oppure serve anche un "esercito" di volontari pronto a dare una mano, ma con precise competenze?
Nella foto: l'ingegner Fabrizio Innocenti, presidente della società Vivi Altotevere
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