Opinionisti Daniele Bistoni

I politici sono tutti uguali...

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Nei lontani anni '70 ero un giovane pieno di ideali convinto che lo spendersi per gli altri, avere un alto senso di solidarietà, perseguire il soddisfacimento di bisogni/diritti che appartengono a tutti a prescindere dallo stato sociale di appartenenza, dal colore della pelle e/o dal credo religioso, fosse dovere di ogni individuo ed in special modo di chi si mettesse a disposizione della collettività rappresentandola in pieno, mettendo in secondo piano i propri interessi personali. Mi ricordo ancora oggi le parole di mia madre: "Non te la prendere troppo a cuore, SONO TUTTI UGUALI"; probabilmente lei, senza nessun titolo di studio se non quello elementare e con l'esperienza di una guerra ed un dopo guerra alle spalle, aveva già capito tutto.

Tutt'oggi credo di possedere quegli ideali, ma ahimè, con la maturità e l'esperienza, ho sbattuto e sbatto ogni giorno contro la cruda realtà. La realtà di una politica corrotta (basta ascoltare le notizie che gli organi di informazione danno tutti i giorni), arrogante, bugiarda ed ignobile. I politici della costituente, quelli sìi con un alto senso del dovere, non pagati o mal pagati, pur con ideologie e credo diversi, sono riusciti a promulgare una Costituzione che ancora oggi è presa ad esempio dal mondo intero, una Costituzione che avrebbe dovuto servire a ricostruire un'Italia devastata da due guerre assurde e che non portasse più a commettere gli stessi errori. Una costituzione che esprimesse al meglio lo spirito di democrazia che dovrebbe investire chiunque si metta in politica nella maniera più spassionata. Oggi purtroppo assistiamo ad un assalto alla "Carta" e ad una lenta demolizione ed erosione dei diritti regolati al suo interno.

Sono tutti uguali!?, beh alla luce di quello che è successo e sta succedendo nelle ultime legislature, sorgono molti dubbi. Come è possibile in nome di quegli ideali che dovrebbero essere il filo conduttore di ogni partito politico, formare dei governi di coalizione post voto che i cittadini non hanno mai votato? Una volta un conoscente dopo le votazioni dove il centro sinistra si è alleato con Forza Italia (Berlusconi), mi disse: "Se avessi voluto che al Governo andasse Berlusconi lo avrei votato direttamente...".

Vogliamo parlare dell'uso improprio (a mio modesto parere) che si fa delle primarie? Intendiamoci, io credo che l'istituto delle primarie sia l'espressione di un alto senso democratico di scelta di un leader di partito e/o di coalizione di partiti che condividono uno stesso programma elettorale. Ma se le primarie sono indette da uno specifico partito, devono, secondo me, essere effettuate esclusivamente fra gli iscritti, altrimenti mi domando a cosa serva iscriversi, partecipare economicamente  con il tesseramento alla sopravvivenza di quel partito e spendere il proprio impegno e tempo libero per lo stesso. Ci sentiamo dire di aprire i partiti alla società civile, ma quando i partiti erano veri partiti, non erano la piena espressione della società civile? Allora se questo non è, a cosa servono i partiti? Sarebbe bene a questo punto abolirli e ad ogni tornata elettorale costituire dei comitati, elettorali appunto, stilando un programma credibile e sottoporlo alla "Società civile attraverso il voto"!

Proprio in questi giorni vengo a conoscenza, attraverso la stampa locale, delle dimissioni di un assessore della giunta regionale dell'Umbria dovute alle nomine dei nuovi direttori sanitari. Posso condividere, se ho ben compreso, la posizione espressa in merito dalla Presidente Marini che tutto sommato liquida l'assessore con un "mi dispiace", ma le scelte della Giunta sono l'espressione della maggioranza in merito ai criteri utilizzati per la individuazione. Se i criteri utilizzati sono quelli espressi non possono essere che condivisibili, primo fra tutti quello della meritocrazia. Se poi i prescelti sono anche vicini all'area politica espressa dalla Giunta non possiamo scandalizzarci. Mi sembra normale, nel rispetto dei criteri di scelta meritocratica, ribadisco, che chi governa possa preferire chi la pensa in maniera similare. D'altronde capisco anche la posizione espressa dal Segretario Regionale del PD Leonelli, il quale chiede un ripensamento alle dimissioni; un atto dovuto per ricucire una frattura non da poco.

Un tempo chi si esprimeva come ho fatto io con questo mio sfogo? Sarebbe stato tacciato di qualunquismo; oggi alla luce dei fatti non so... Ai posteri l'ardua sentenza!

Redazione
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18/02/2016 21:08:04

Daniele Bistoni

Dipendente pubblico amministrativo. Esperienza nel campo della comunicazione pubblica, ha collaborato scrivendo articoli per una testa locale per circa tre anni. Una lunga collaborazione come responsabile del Museo Storico Scientifico del Tabacco di San Giustino, dalla nascita nel 2004 fino al 2014. Appassionato delle tradizioni della Valtiberina, di cucina locale e di sigari Toscani e nazionali. Molto legato alla storia della ex Repubblica di Cospaia tanto da ripristinare nel 2009, sotto l'indirizzo della Fondazione per il Museo Storico Scientifico del Tabacco ed il Comune di San Giustino, la tradizionale festa rievocativa che ad oggi prosegue grazie alla Proloco specifica.


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


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