Maltrattamenti negli asili, una piaga sociale...
Circa una decina di casi all'anno quelli di cui hanno parlato i media dal 2009 a oggi, ma il numero dei fascicoli aperti dalle procure sui maltrattamenti agli asili è molto più numeroso. Molte denunce hanno portato a processi, ma solo una parte si è conclusa con condanne. Il 2009 ha segnato di fatto uno spartiacque, perché per la prima volta le telecamere di sicurezza filmarono i maltrattamenti in un nido, il 'Cip e Ciop' di Pistoia. Nel 2013 la Ong inglese Association for the Protection of All Children ha denunciato l'Italia al Comitato europeo per i diritti sociali del Consiglio d'Europa perché troppi italiani punirebbero i propri figli corporalmente. Aveva fatto da base alla denuncia uno studio pubblicato da Ipsos nel 2012 che rivelava come tra il 3 e il 5% dei genitori intervistati diceva di picchiare i figli a scopo educativo ogni giorno, il 18-27% qualche volta al mese, il 50% occasionalmente e il 25% mai. E se nel 2010 il Consiglio d'Europa ha bandito le sculacciate, sulla differenza tra maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione si è poi espressa la Corte di Cassazione ritenendo che fosse colpevole del primo reato una maestra in una scuola nel bresciano che schiaffeggiava gli alunni abitualmente.
Pur essendoci meno controlli nelle strutture private, gli episodi di maltrattamento avvengono però come si è visto anche in strutture pubbliche. Ad oggi le regole per le maestre cambiano in base a quanto deciso dai Comuni. Per lavorare negli asili pubblici bisogna superare un concorso, la materia però è lasciata agli ordinamenti regionali. Ma solo alcune Regioni (come Toscana ed Emilia-Romagna) hanno emanato delle leggi che prevedono un coordinamento pedagogico e regole severe per la supervisione dei bambini. In altre regioni non ci sono leggi sugli asili nido.
L'Italia se vorrà dirsi un paese civile dovrà presto modernizzarsi.
Chi sa e vede denunci subito senza nascondersi e poi si renda obbligatoria la visita periodica psicologica per i docenti (specie quelli con anzianità di servizio) e infine l'obbligo di istallare telecamere sia in strutture private che in quelle pubbliche.
Altrimenti ogni genitore portando i propri figli agli asili o scuole vivrà nel dubbio e nel timore che quello che abbiamo visto con orrore accada un giorno anche ai propri figli.
Monia Mariani
Appassionata di scrittura e narrativa e, da sempre, interessata a tematiche sociali. Ha finora pubblicato tre romanzi biografici. Il Maestro (2008), ispirato alla vita del biturgense Gino Tarducci, La Leggenda di Zillone (2010) autobiografia dell’ex pugile professionista Pietro Besi, e La Tortuga (2013) ispirato alla vita del fiorentino Giacomo Papini, cercatore di diamanti in Venezuela. Sta lavorando ad altre storie da raccontare.
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