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Sansepolcro, arrestata famiglia di spacciatori albanesi: marito, moglie e figlio

Stroncato un canale importante del mercato di cocaina nell'intera Alta Valle del Tevere

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All’alba della giornata di ieri, a conclusione di un’attività investigativa finalizzata al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti, gli agenti del Commissariato di Polizia di Sansepolcro hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di un intero nucleo familiare composto da tre cittadini albanesi residenti da anni a Sansepolcro, genitori cinquantenni e figlio venticinquenne, tutti responsabili in concorso del reato continuato di produzione e spaccio di sostanza stupefacente di tipo cocaina. Le indagini portate avanti dagli agenti dell’ufficio anticrimine del locale commissariato di P.S. e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo hanno permesso di delineare una ingente attività di spaccio di “cocaina” messa in atto dai tre arrestati, i quali com’è emerso avevano ormai guadagnato gran parte del mercato dello spaccio di cocaina dell’intera alta Valle del Tevere. L’attività investigativa era iniziata nei primi mesi del 2018 quando la polizia aveva notato più volte la presenza nel comune biturgense di soggetti residenti in altri comuni e conosciuti come assuntori di sostanze stupefacenti, osservando i movimenti di questi ultimi notavano che gli stessi dopo avere incontrato uno o più componenti della famiglia arrestata lasciavano il territorio di Sansepolcro, particolare che ha indotto gli agenti ad avviare mirati servizi di osservazione. Nel corso delle indagini, effettuate con frequenti pedinamenti ed appostamenti che hanno interessato anche i comuni limitrofi a quello biturgense, la Polizia in pochi mesi ha documentato centinaia di cessioni di sostanza stupefacente, recuperando e sequestrando diverse dosi di cocaina cedute dai tre stranieri che, proprio perché insospettabili, erano diventati un punto di riferimento per i consumatori della zona. L’intero nucleo familiare si muoveva già da tempo con disinvoltura spacciando cocaina in qualsiasi orario e zona della vallata, raggiungendo anche quotidianamente Pieve Santo Stefano, Caprese Michelangelo, Anghiari, San Giustino e Città di Castello, ma con l’accortezza e la particolarità di far pagare quasi il 20% in più tali consegne, forse anche per tale ragione molto spesso erano i clienti a recarsi nei pressi della loro abitazione di Sansepolcro al fine di acquistare la droga, sono comunque ugualmente numerose le consegne di cocaina documentate dai poliziotti ed effettuate nei pressi del centro storico di Sansepolcro. Le modalità erano sempre le medesime, contatto telefonico o “Whatsapp” con l’indicazione in codice della quantità che si voleva acquistare, a volte venivano indicate numero di “birre, caffè o bevute”, e successivamente avveniva l’incontro in un luogo indicato dai tre arrestati. L’importante giro d’affari accertato dalle indagini, la reiterazione delle innumerevoli condotte di spaccio e la conseguente necessità di interrompere tale attività criminosa, hanno reso necessario l’emissione delle ordinanze di custodia cautelare richieste dalla Polizia ed emesse dal GIP del Tribunale di Arezzo, pertanto i tre sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa di essere processati.

Redazione
© Riproduzione riservata
27/03/2019 11:43:51


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