La grande truffa dell’Iva: così l’Europa ha perso oltre 1200 miliardi in 7 anni
Un’inchiesta svela i meccanismi di un raggiro causa di voragine nei bilanci dei Paesi
La frode carosello, la truffa del secolo o se preferite il «Grand Theft Europe» come è stato ribattezzato alludendo a «Grand Theft Auto (GTA)», il celebre videogame che ha come protagonista un abile criminale. Di cosa stiamo parlando? Di un furto del valore di 50 miliardi di euro all’anno ai danni degli Stati europei che si ripete da tempo attraverso l’evasione dell’Iva in un mercato unico (quello europeo) che presenta delle falle.
L’inchiesta: 35 testate e oltre 60 giornalisti
Il tema è noto negli ambienti di Bruxelles, ma oggi la denuncia arriva da Correctiv, una media investigativo tedesco che ha messo in piedi una gigantesco lavoro di indagine coordinando 35 testate internazionali di 28 Paesi, tra cui il Sole24Ore per il versante italiano. Mesi di lavoro che hanno coinvolto oltre 60 giornalisti e 300 mila pagine di documenti.
Oltre 1200 miliardi sottratti nell’Ue dal 2009 al 2016
Il principio alla base della truffa è semplice: far circolare delle merci senza versare l’Iva ai rispettivi Paesi, ma allo stesso tempo chiedendone i rimborsi. Il volume della frode mette i brividi: più di 1.260 miliardi di euro scomparsi in 8 anni tra il 2009 e il 2016 e solo in minima parte rintracciati.
In Italia spariti 213 miliardi in 6 anni
Guardando all’Italia le stime dei soldi sottratti attraverso questo raggiro parlano di 213,8 miliardi di euro in sei anni, tra il 2011 e il 2016. Solo nel 2016 (ultimo anno di cui si hanno dati omogenei) - come riporta il Sole24Ore «la somma non incassata dal Fisco è stata di 34,8 miliardi in Italia e di 147,1 miliardi nell’intera Unione europea, una cifra di poco inferiore al bilancio della Ue. È come se l’intero fatturato della General Motors, la più grande società automobilistica degli Stati Uniti, evaporasse in un colpo solo».
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