Rubrica Gossip

Carmen Russo: “Alain Delon, bellissimo…ma ero già fidanzata!”

Icona della commedia all’italiana degli anni Ottanta e avvenente sogno per molti uomini

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Il grande, inarrivabile Alain Delon è stato contestato a Cannes, in occasione del festival 2019 (14-25 maggio), dove si trova per il Leono d’oro alla carriera. La fonte è l’agenzia ANSA, che specifica che l’annuncio è stato dato dal Festival stesso:

Il grande attore francese, che ha raggiunto le 83 primavere, si era notoriamente espresso contro l’adozione da genitori dello stesso sesso ed èaltrettanto notoriamente, vicino alla destra francese.

L’agenzia ANSA prosegue citando le parole del presidente di Cannes, Pierre Lescure e il delegato generale Thierry Fremaux, che hanno dichiarato di essere lieti che Alain Delonabbia accettato di essere celebrato al Festival di Cannes.

Alain Delon, tombeur de femmes, si è ritirato dal cinema ma ha ammesso, ricorda il Festival, un rimpianto. “C’è una cosa che mi è sfuggita e che mi perseguiterà sempre: mi sarebbe piaciuto essere stato diretto da una donna prima di morire”. Forse Carmen Russo? (Redazione)

Icona della commedia all’italiana degli anni Ottanta, avvenente sogno per molti uomini e artista completatasi con lo studio e la fatica: lei è Carmen Russo, nata a Genova e cresciuta nel mondo del cinema e della televisione.

Qual è stato il tuo primo film?

Avevo 16 anni e partecipai a un film di Paolo Villaggio, Ecco noi per esempio. Lo feci subito dopo essere stata incoronata Miss Liguria. Sicuramente ero molto bella in quegli anni, ma anche emozionata per quella magnifica opportunità.

Come avevi vissuto prima di quel momento il mondo del cinema?

Ho sempre avuto una vera e propria passione per il cinema. Mia mamma era cassiera in un cinema e papà l’andava a prendere alle 23 tutte le sere; io lo accompagnavo, così mi infilavo  nella sala e guardavo i finali di tutti i film. Mi dicevo: “Io voglio finire lì”

La televisione negli anni Ottanta e oggi: cosa è cambiato e come?

Negli anni Ottanta era una televisione che andava in scena con un copione preciso: era una televisione recitata e preparata. La sigla, il balletto centrale e quello finale rappresentavano il clou di uno spettacolo che veniva preparato per un’intera settimana. Quando vedevo Raffaella Carrà mentre ballava, vedevo uno spettacolo vero e proprio, con venti ballerini che accompagnavano una star. Posso dire che la televisione era cinema.  Oggi la tv è diversa: non che sia peggiorata, semplicemente oggi un artista deve essere capace di attualizzarsi.

Fammi un esempio.

Quando ho fatto L’isola dei famosi, ho capito che lì è emersa la persona Carmen, non il personaggio. Penso di aver conquistato il pubblico per ciò che sono.

Nelle trasformazioni di questi ultimi anni ci sono i “social”: che rapporto hai con questi strumenti?

Li utilizzo da due anni. Mi piace il rapporto diretto con il pubblico: senza alcun filtro rispondo in prima persona. E non è detto che io ed Enzo Paolo non faremo qualcosa insieme utilizzando questo strumento.

Sei genovese: sarai passata centinaia di volte sul ponte Morandi…

Una tragedia immane. Ero ragazzina e lo paragonavo al ponte di Brooklyn per la sua maestosità. Era un simbolo della nostra città come la Lanterna,

Torniamo al cinema. Hai recitato con Fellini nella Città delle donne: hai un ricordo particolare?

Ho fatto una piccola parte, sei secondi, ma è stato straordinario frequentare il Maestro  all’interno dello studio 5 di Cinecittà. Lui mi chiamava “la Russina” perché avevo i fianchi stretti.

A chi sei riconoscente?

A tante persone, a tutti quelli che generosamente mi hanno aiutato agli inizi di carriera, tra tutti Antonio Ricci. Devo molto a mio marito Enzo Paolo Turchi. Io ero una maggiorata e non ero credibile come ballerina: lui mi ha insegnato la tecnica ed io ho imparato. Senza di lui sarebbe stato impossibile. Ci siamo conosciuti nell’estate del 1983 e non ci siamo più lasciati, sia professionalmente che nella vita privata .

Sei sempre stata corteggiata da tanti uomini: a parte tuo marito, chi ti ha colpito?

Alain Delon,  gentile ed elegante. Un uomo bellissimo, ma io ero già fidanzata.

Quale è il tuo più grande successo?

Il più grande successo è Maria, mia figlia.

Notizia e foto tratte da Il Giornale
© Riproduzione riservata
14/05/2019 20:56:22


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