Fondi Lega, Cassazione: truffa prescritta per Bossi e Belsito
Rimane la confisca dei 49 milioni di rimborsi elettorali non dovuti
Prescritto il reato di truffa per Umberto Bossi e Francesco Belsito. Quest'ultimo, ex tesoriere della Lega, resta responsabile del reato di appropriazione indebita. Lo ha deciso la Cassazione che si è pronunciata in merito al processo sulla truffa ai danni dello Stato per la vicenda dei rimborsi elettorali. I giudici hanno anche confermato la confisca dei 49 milioni al Carroccio mentre cadono le confische personali. Confermate le condanne per i revisori Diego Sanavio e Antonio Turci, accusati di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Assolto il terzo revisore Stefano Aldovisi. Restano fermi eventuali risarcimenti alle parti civili, Camera e Senato.
Il processo di secondo grado, per l'ipotizzata truffa aggravata ai danni dello Stato da parte dei due esponenti dell'allora Lega Nord, si era invece concluso con la sostanziale conferma del verdetto di primo grado: i giudici avevano inflitto 1 anno e 10 mesi a Bossi e 3 anni e 9 mesi a Belsito. Secondo l'accusa, il partito aveva ottenuto i rimborsi elettorali ai danni del Parlamento, tra il 2008 e il 2010, falsificando rendiconti e il bilancio.
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