Il vertice Trump-Zuckerberg che può "cambiare" Facebook
Il fondatore di Facebook, sotto pressione per ciò che riguarda la privacy
Incontro alla Casa Bianca fra il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg e il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Buon incontro con Mark Zuckerberg nello studio ovale”, ha detto Donald Trump dopo il vertice, postando una foto dei due che si stringono la mano ma non approfondendo ulteriormente il contenuto delle loro discussioni. Al Congresso degli Stati Uniti Zuckerberg ha invece respinto l’idea di vendere Instagram e Whatsapp, come ha comunicato Josh Hawley, il senatore repubblicano che glielo aveva chiesto. “Abbiamo avuto una conversazione sincera”, ha twittato Hawley, uno dei critici più accesi di Facebook. “L’ho sfidato a fare due cose per dimostrare che Facebook è serio riguardo alle questioni di imparzialità, privacy e concorrenza: vendi Whatsapp e Instagram e sottoponiti a un controllo esterno indipendente sulla questione della censura. Ha risposto no a entrambe”.
Per Zuckerberg, l’incontro odierno è stato “un incontro positivo e costruttivo”, come ha reso noto il portavoce di Facebook, Daniel Roberts, il quale ha sottolineato che Mark Zuckerberg era a Washington per “incontri con parlamentari per ascoltare le loro preoccupazioni e per discutere del futuro regolamento di Internet”.
Perché Zuckerberg ha incontrato Trump
Come sottolinea Axios, il fondatore di Facebook, sotto pressione per ciò che riguarda la privacy e altre vicende, ha optato per incontrare personalmente il Presidente Donald Trump durante la sua prima visita a Washington da quando ha testimoniato al Congresso lo scorso aprile. Lo scorso luglio, la stessa Facebook ha ufficializzato di aver pattuito una multa da 5 miliardi di dollari con la Federal Trade Commissione, l’ente di vigilanza statunitense che si è occupato della faccenda. Si tratta, ricorda IlSole24Ore, della sanzione più alta mai inflitta a un’azienda per violazione della privacy dei consumatori. Quasi venti volte più pesante della multa più alta mai comminata per lo stesso motivo a livello mondiale.
In quell’occasione, lo stesso Zuckerberg ha annunciato, che la sua azienda avrebbe apportato “cambiamenti strutturali notevoli su come sviluppiamo i nostri prodotti e su come gestiamo il gruppo”. “Abbiamo la responsabilità di proteggere la privacy delle persone – ha sottolineato il Ceo di Facebook – Lavoriamo già sodo per onorare questa responsabilità ma stiamo per fissare standard completamente nuovi per il settore”.
L’Antitrust indaga su Facebook
Di recente, Google, Amazon, Facebook e Apple sono finite nel mirino del dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti che ha annunciato di aver avviato una vasta indagine sulle pratiche anticoncorrenziali di piattaforme online, social network, motori di ricerca e siti commerciali. L’obiettivo delle autorità Usa è sapere se queste società “attuino pratiche che hanno ridotto la concorrenza, impedito l’innovazione o colpito i consumatori”. Scopo dell’indagine è dunque quello di valutare le condizioni della concorrenza sulle piattaforme online. Il dipartimento di Giustizia ha detto di voler tenere conto delle diffuse paure dei consumatori, delle imprese e degli imprenditori che hanno sollevato preoccupazioni per i servizi di ricerca, i social network e le piattaforme di e-commerce.
Ma i guai di Zuckerberg non finiscono qui. Come se non bastasse, l’idea di lanciare la criptovaluta Libra ha trovato un vero e proprio muro davanti a sé. Jerome Powell, chairman della Federal Reserve americana, ha dichiarato che i piani per costruire una valuta digitale da parte di Facebook “non possono andare avanti” sino a quando non verrà fatta chiarezza su tutti gli aspetti controversi. Criptovaluta bocciata anche dal Presidente Donald Trump: “Similmente Libra, la ‘moneta virtuale’ di Facebook, avrà poco sostegno ed affidabilità. Se Facebook e altre compagnie vogliono diventare una banca devono ottenere un nuovo documento di autorizzazione bancaria ed essere soggetti a tutte le regole bancarie, come le altre banche, sia nazionali che internazionali” ha twittato lo scorso luglio.
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