Rubrica Lettere alla Redazione

Indifferenza verso un animale ferito in località Germagnano di Sansepolcro

Nessuno ha voluto ascoltare la mia richiesta di aiuto

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Buonasera,

mi chiamo Alessandro Belli e vorrei farvi partecipi della mia indignazione di fronte ad un avvenimento accaduto oggi pomeriggio, anzi, credo purtroppo ancora in corso di svolgimento mentre vi sto scrivendo.

Il fatto è il seguente: 

Questo pomeriggio approfittando della bella giornata di sole quasi estiva sono partito assieme ad un amico per una passeggiata in mountain bike per le colline che circondano Sansepolcro. Dopo una breve sosta per ammirare degli splendidi asini  in località Germagnano siamo ripartiti per la strada bianca in direzione Monte Vicchi, giunti in località Passo della Calla la nostra bella giornata nella natura si è trasformata in un triste episodio di indifferenza e crudeltà verso il mondo animale di cui l'uomo e le sue istituzioni ancora una volta si sono macchiati.

Al centro della strada un bellissimo esemplare di daino adulto, ferito, sofferente, indifeso e  bisognoso di aiuto.

Nonostante la difficoltà nei collegamenti telefonici ci siamo subito attivati per contattare qualcuno che potesse farsi carico di quella che a nostro avviso era un'emergenza veterinaria.

Dopo interminabili rimpalli di competenze sono riuscito a parlare con un addetto dell'ufficio veterinario che un po' scocciato mi ha detto di aver gia' ricevuto una segnalazione in proposito e di essersi recato in zona assieme alla Polizia Municipale ma di non aver trovato alcun animale. Alle mie insistenze ha risposto che doveva fare delle visite in ambulatorio e che al termine, anche se non era compito suo, sarebbe tornato sul posto.

Premesso che cominciava ad imbrunire e non contento della risposta datami, ho contattato la Polizia Municipale di Sansepolcro dando la posizione precisa dove si trovava l'animale ferito e sollecitando nuovamente un intervento tempestivo.

Nuovamente ho avuto la netta impressione di sentirmi trattato come lo scocciatore di turno che non vuole farsi i fatti suoi.

Con il cuore ferito e le lacrime agli occhi non potendo aspettare il sopraggiungere della notte e di un aiuto che forse non sarebbe arrivato mai, non sapendo che altro fare, abbiamo lasciato l'animale al suo inevitabile destino e siamo tornati a casa.

Sono certo che mi si potrà rispondere che episodi come questo accadono tutti i giorni, che ci sono cose ben più importanti per le quali indignarsi, che questa è una Legge di Natura e che la Natura deve fare il suo corso, ma io credo che l'uomo in questo nostro mondo occupi una posizione privilegiata e che questo suo "rango sociale" gli imponga dei doveri verso i suoi simili e verso le altre creature.

Oggi quei doveri sono stati a mio avviso trascurati, trattatando il grido di aiuto di un animale sofferente con indifferenza, superficialità e approssimazione.

Con la speranza che questa storia possa ancora avere un lieto fine porgo cordali saluti.

Redazione
© Riproduzione riservata
23/10/2019 21:33:34


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