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La sinistra litiga sul nome del candidato per la guida della Regione Toscana

Scontro tra il Pd e Renzi

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Il centrosinistra litiga già in vista delle Regionali del 2020 in Toscana. Il motivo del contendere è il nome del candidato alla presidenza. Da un lato c’è Eugenio Giani, presidente del Consiglio regionale, che da più di un anno è sceso in campo e non perde occasione per ricordare che intende essere lui a guidare la coalizione. Il suo sostenitore più forte è Dario Nardella, sindaco di Firenze, ma fino a prova contraria può contare anche sul sostegno di Renzi. Dall’altro lato c’è il Pd, con la segretaria regionale Simona Bonafè che non accetta diktat e si batte affinché la decisione sul nome sia il più possibile condivisa.

Della diatriba toscana è stato investito anche il segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti, che ha subito messo le mani avanti dicendo che il candidato lo decideranno i toscani. Già, ma come? Si faranno le primarie, come auspicato da qualcuno? “Nessuno può saperlo”, dice Zingaretti. Che sembra non volersi far invischiare. Ma il problema c’è, è evidente, e qualcuno dovrà occuparsene. Vedremo se resterà un problema locale, di cui dovranno occuparsi i dirigenti locali, oppure se la discussione (e la decisione) finirà a livello nazionale. L’unica cosa che a Zingaretti interessa, come dice lui stesso parlando coi militanti a Poggibonsi (Siena), è tenere il fortino della Toscana. E neanche Renzi (che correrà con la propria lista alle Regionali in Toscana) lo impensierisce: “Se è in coalizione porta voti”.

C’è una frase, pronunciata da Giani, che ha mandato su tutte le furie la segretaria regionale Bonafè. È questa: “Gli orientamenti delle consultazioni finora hanno portato, a quanto sembra, a mettere in una certa evidenza il mio nome rispetto ad altre indicazioni. Ed è evidente che questo ha determinato anche un meccanismo di progressiva aggregazione”.

Intanto Luca Lotti, ex fedelissimo di Renzi rimasto nel Pd, in un’intervista al Corriere Fiorentino sottolinea che “il partito regionale ha dato una linea, cercare un candidato unitario. E qualora non ci fosse, fare le primarie”. Quando? “Entro dicembre”.

Notizia e foto tratte da Il Giornale
© Riproduzione riservata
01/11/2019 08:54:39


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