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L’acqua alta a Venezia raggiunge i 188 centimetri, allagata anche la Basilica di San Marco

Solo dopo le 23 il livello ha iniziato a scendere. Un uomo di 78 anni morto fulminato a Pellestrina

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L’acqua alta che ha allagato piazza San Marco a Venezia ha raggiunto ieri sera i 188 centimetri, dopo aver invaso nel pomeriggio anche la Basilica, entrando nel Nartece: un evento raro, a dispetto invece della frequenza, peraltro in aumento, del fenomeno dell'acqua alta. Si tratta, ad ora, della seconda marea più alta mai registrata dopo quella del 1966. Stando alla procuratoria di San Marco, l'allagamento di oggi della Basilica ha solo cinque precedenti in tutta la sua storia, iniziata nel IX secolo con il doge Giustiniano Partecipazio che la eresse per custodire le spoglie di San Marco evangelista.

Un uomo di 78 anni è morto fulminato nell'isola di Pellestrina, una delle lingue di terra che dividono Venezia dal mare. L'episodio è avvenuto mentre sulla laguna si è scaricata la tempesta di vento e pioggia che ha causato l'acqua alta eccezionale nella città lagunare. A provocare la morte dell'anziano, secondo le prime informazioni, sarebbe stato un corto circuito elettrico innescato dalla marea che gli era entrata in casa.

Sei volte dunque in 1.200 anni, ma il dato allarmante è che di queste, tre si sono verificate negli ultimi 20 anni, l'ultima il 30 ottobre 2018, quando l'acqua invase alcune decine di metri quadri del millenario pavimento a mosaico marmoreo, di fronte all'altare della Madonna Nicopeia, e soprattutto inondò completamente il Battistero e la Cappella Zen arrivando ben 90 cm sopra il pavimento mosaicato del Nartece e bagnando i monumentali portoni in bronzo bizantini, le colonne, i marmi.

D'altra parte l'acqua alta da decenni è considerata un'emergenza tale da mettere a rischio la sopravvivenza della Serenissima: il fenomeno, in seguito all'effetto di eustatismo e subsidenza (ossia l'innalzamento medio del livello del mare e contemporaneamente il progressivo sprofondamento della città) è diventata un evento quasi quotidiano. Più di 250 volte all'anno l’acqua invade la piazza.

Con 90 cm quasi due terzi della sua superficie è allagata, con 100 cm (in media 7 volte all'anno) la piazza e gli spazi circostanti sono quasi completamente sommersi. Fino a invadere l'intera Basilica, come successo, tra i vari episodi, nel '500, a metà dell'800 e nella drammatica alluvione del 1966. Un problema a cui dovrebbe porre rimedio, nelle speranze dei veneziani e del mondo intero, il Mose, composto da schiere di paratoie mobili a scomparsa poste alle cosiddette bocche di porto, nel cuore della laguna, i cui lavori iniziati nel 2003 si concluderanno, almeno secondo l'ultima previsione, nel 2021. 

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
13/11/2019 05:15:12


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