Delitto Sacchi, si indaga su chi fornì i soldi per la droga alla fidanzata Anastasia
In settimana la ragazza (costretta all’obbligo di firma) sarà interrogata
Potrebbe esserci un finanziatore, una terza persona da individuare, nella vicenda del delitto di Luca Sacchi. Qualcuno che ha fornito a Giovanni Princi e alla fidanzata della vittima, Anastasia Kylemnyk, i 70 mila che sarebbero dovuti servire all'acquisto di 15 chilogrammi di droga. Ne sono convinti i pm della Procura di Roma che indagano sul contesto in cui si è consumato l'omicidio. I magistrati lo scrivono nella richiesta delle cinque misure cautelari di ieri. E su questo potrebbero concentrarsi ora le indagini sull'omicidio avvenuto a Roma durante una compravendita di droga. «Da dove venisse, poi, il denaro, se raccolto dai giovani oppure proveniente da un finanziatore che li aveva assoldati (come più probabile), non si può affermare con certezza», dicono espressamente i pm impegnati nell’indagine. Princi, comunque «non e' alla prima esperienza – sostiene chi indaga – . E’ inserito stabilmente in contesti criminali, in passato aveva concluso altri acquisti si da essere definibile cliente degli spacciatori indagati, preserva le sue relazioni criminali non offrendo alcun contributo alle indagini» benché la vittima fosse un suo amico dai tempi del liceo.
Anastasia interrogata mercoledì
L'indagine è condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo, coordinati dal procuratore facente funzioni Michele Prestipino, dall'aggiunto Nunzia D'Elia, e dal pm Nadia Plastina. Anastasia Kylemnyk sarà interrogata insettimana: indagata per il tentato acquisto di droga e raggiunta venerdì dal provvedimento dell'obbligo di firma, potrebbe essere convocata dal gip già mercoledì, o al massimo venerdì. Il confronto avverrà sicuramente dopo che il giudice avrà ascoltato le altre persone coinvolte nell’inchiesta, in carcere. Martedì sono fissati gli interrogatori di Marcello De Propris (il 22enne accusato tra l'altro di concorso in omicidio per avere fornito a Valerio Del Grosso e a Paolo Pirino la pistola utilizzata per uccidere Sacchi) e Giovanni Princi (il pregiudicato amico intimo del personal trainer che secondo l'accusa avrebbe condotto la trattativa con i pusher per l'acquisto di 15 chili di hashish). Una trattativa in cui Anastasia «ha avuto un ruolo centrale», sostengono gli inquirenti. Per chi indaga, lei e Princi «dimostrano, seppur con gradi diversi, di essere pienamente inseriti nel circuito della compravendita di stupefacenti».
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