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Serie B1/f: brutto scivolone interno (2-3) del Città di Castello contro l'Imola

Emiliane forti a muro e anche in difesa. Tifernati ora in zona a rischio

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CO.ME.T. VOLLEY CITTA’ DI CASTELLO – CSI CLAI IMOLA 2-3 (25-23, 22-25, 22-25, 25-20, 18-20)

CO.ME.T. VOLLEY CITTA’ DI CASTELLO: Errichiello 10, Lachi 8, Borelli 22, Gobbi, Sergiampietri 11, Cesari (L) ricez. 43%, Tosti 15, Mancini 15, Vingaretti 3. Non entrate: Cruciani, Leonardi, Belotti, Nardi. All. Francesco Brighigna e Claudio Nardi.

CSI CLAI IMOLA: Vece, Devetag 24, S. Cavalli 3, Dal Monte (L1) ricez. 61%, Ferracci 15, Folli 3, Melandri, Rizzo 17, Collet 7, Gherardi 14, E. Cavalli (L2). Non entrate: Tesanovic, Bacchilega. All. Manuel Torrini e Fabio Ghiselli.

Arbitri: Matteo Mannarino e Luca Pescatore di Roma.

CITTA’ DI CASTELLO: battute sbagliate 8, ace 8, muri 7, ricezione 59% (perfetta 21%), attacco 36%, errori 35.

IMOLA: battute sbagliate 6, ace 7, muri 20, ricezione 58% (perfetta 22%), attacco 32%, errori 32. 

Durata set: 29’, 28’, 27’, 25’ e 24’ per un totale di 2 ore e 13’.

Una sconfitta che fa male, un ko pericoloso in uno scontro diretto da vincere e che ha prodotto un solo punto. La Co.Me.T. Volley Città di Castello perde l’imbattibilità casalinga e si ritrova così alle soglie della zona retrocessione. La matricola Csi Clai Imola, penultima forza del girone C, alza il muro (20 punti su questo fondamentale, 10 dei quali firmati dalla centrale Elisa Ferracci) e tiene alta la guardia in difesa, conquistando al tie-break prima vittoria e primi punti in trasferta al Pala Ioan dopo 2 ore e 13 minuti di gioco molto tirati. Le giovani emiliane, alquanto toniche e determinate, mettono a frutto la loro migliore interpretazione tattica del match al cospetto delle tifernati, vittime di una ricezione poco pulita e di un attacco che ha sbagliato molto, specie nei frangenti chiave, vedi le tre palle match non sfruttate ai vantaggi in occasione del lungo quinto set. Sul piano individuale, spicca fra le biancorosse la prestazione della centrale Francesca Borelli (22 punti e 66% di prolificità), che a tratti ha tenuto in piedi la squadra, ma anche Silvia Tosti ha messo a frutto la sua esperienza e in qualche frangente sono risultati preziosi gli apporti di Francesca Mancini e della giovane centrale Camilla Sergiampietri. Sul versante imolese, bene la coppia centrale Ferracci-Rizzo (32 punti in due), nonostante la top-scorer della serata sia stata Sofia Devetag con 24 punti. Citazione doverosa per Vittoria Gherardi, classe 2003 e autrice di 14 punti dalla banda.

Manuel Turrini, tecnico della Csi Clai, schiera la diagonale composta da Sofia Cavalli e Giulia Collet, piazzando al centro Elisa Ferracci e Benedetta Rizzo, a lato Sofia Devetag e Vittoria Gherardi e libero Sofia Dal Monte. Risponde Francesco Brighigna con il 6+1 di fatto annunciato: Giorgia Vingaretti in regia, Caterina Errichiello opposto, Francesca Borelli e Camilla Sergiampietri al centro, Silvia Tosti e Francesca Mancini alla banda e Giada Cesari libero. Le avvisaglie della partita sono chiare fin dall’inizio: Ferracci e Collet portano subito sul 5-0 un Imola ben aggiustato in difesa, la Tosti rompe il digiuno e due attacchi out della Rizzo e della Gherardi riavvicinano la Co.Me.T. sul 5-7, ma il muro ospite allontana di nuovo le tifernati, che decidono di replicare con la stessa “moneta”, fino a quando la Errichiello completa l’inseguimento con il punto del 12-12 e l’ace della Mancini fa mettere il naso avanti a Città di Castello. Che però non decolla: l’Imola c’è e con la Gherardi e la Devetag (ace) si riprende il +3 sul 20-17. È allora il turno in battuta della Vingaretti (anche lei autrice di un ace) a riportare sotto la Co.Me.T., che chiude sul 25-23 con un colpo in diagonale stretta della Errichiello e un primo tempo out della Rizzo.

I campanelli d’allarme non vengono tuttavia recepiti dalle padrone di casa, che dopo una partenza sul punto a punto (Tosti in evidenza), nella seconda frazione cominciano a sbattere contro il muro avversario, puntuale nel colpire a ripetizione; al resto, provvedono l’ace della Gherardi e gli errori della Sergiampietri e della Errichiello in fase di conclusione. Sul 9-17, per il Città di Castello diventa davvero pesante l’operazione di rimonta, che si concretizza parzialmente (15-20) grazie alla Mancini, efficace e fredda. Quando la Folli pizzica al servizio e la Errichiello subisce un altro muro (15-23), Brighigna decide di sostituire l’opposto con Margherita Lachi che, all’esordio casalingo, si presenta con un muro vincente. Una Co.Me.T. finalmente più ordinata rosicchia sempre più terreno fino al 22-23, ma proprio nel momento più delicato l’Imola rispolvera il suo piatto forte (il muro, appunto), del quale rimangono vittime la Lachi e la Tosti e sul 25-22 la situazione torna in parità.

Formazioni ancora invariate a inizio di terzo set: piccolo break delle emiliane sul 5-3, prontamente rintuzzato fino al 6-5 della Mancini, ma la Co,Me.T. si blocca per poi rifarsi viva con la Errichiello e la Borelli, le stesse che poi non trovano il campo in attacco; sull’11-15, è di nuovo corsa a handicap per Tosti e compagne, che comunque reagiscono e proprio il capitano riporta sotto la squadra con il “maligno” ace del 14-15. Per il pareggio, occorre attendere il muro della Errichiello sulla Collet (17-17), ma a questo punto viene fuori la Devetag, che sempre a muro sbarra la strada alle velleità della Errichiello, subito avvicendata dalla Lachi, la quale piazza il preciso diagonale del 18-20 (intanto, la Vece è entrata al posto della Gherardi), seguito dall’ace della Mancini all’incrocio delle linee. Botta e risposta fra Devetag e Lachi (20-22), prima che la Errichiello incappi in uno sbaglio in battuta e in un attacco lungo, che permettono all’Imola di bissare il 25-22 precedente e di passare a condurre per 2-1.

Brighigna tiene fuori la Errichiello, che non è in serata e conferma la Lachi nel ruolo di opposto all’inizio della quarta frazione, con l’imprecisione in fase realizzativa che penalizza la Co.Me.T., anche se il muro di Imola punge all’inizio per poi abbassarsi lentamente nel prosieguo del set. La Sergiampietri corona l’inseguimento sul 13-13 con un primo tempo lungo e la Lachi tiene il pareggio con un ace e una pipe; la Mancini va a segno e poi sbaglia: dall’altra parte della rete, succede altrettanto e l’equilibrio regna fino al 20-20, perché da quel momento è solo Città di Castello. La Lachi dà il via al break, con a ruota l’ace della Mancini, un quarto tocco avversario, il mani fuori della Tosti e la diagonale out della Gherardi: finisce 25-20 e tutto è rimandato al tie-break.

Lachi sempre titolare e Folli preferita in posto 2 alla Collet, con l’Imola che parte a razzo: ace della Rizzo, muro vincente della Gherardi e un errore della Tosti. È subito 5-1 per le ospiti che, dopo aver subito i colpi della Borelli e della Mancini, ripartono di gran carriera e vanno al cambio campo sull’8-3 in loro favore. Oltre al campo, cambia però anche la musica: Sergiampietri a segno in primo tempo, Vingaretti su ace e Devetag imprecisa in un paio di schiacciate. Il muro della Tosti sulla Folli corona l’eccezionale recupero sul 9-9, anche se la Csi Clai si riprende il break sul 13-11. Non è finita: tre sigilli consecutivi della Borelli ribaltano il punteggio sul 14-13, anche se la stessa Borelli viene colta in fallo di invasione e allora si riscatta con la fast del 15-14; sembra fatta, non fosse per la diagonale della Mancini che termina fuori. L’Imola ringrazia e capovolge la situazione sul 16-15, ma la Mancini garantisce la nuova parità e un fallo di posizione sulla battuta della Vingaretti procura il 17-16 per la Co.Me.T.; nuovo controsorpasso sulla fast della Rizzo (c’è dapprima una grossa indecisione quando la palla cade nella zona di conflitto fra la Tosti e la Lachi) e 18 pari con il mani fuori della Lachi; la “roulette” è risolta dai due punti della giovane laterale Gherardi e sul 20-18 la Csi Clai Imola fa festa per una vittoria esterna che vale molto per le aspirazioni di salvezza, mentre Città di Castello mastica amaro. E non poco!

Contiene con compostezza il suo palese disappunto Francesco Brighigna, al punto tale da delegare il suo secondo, Claudio Nardi, per le dichiarazioni di fine partita. “Abbiamo sbagliato tattica – ribadisce il collaboratore di Brighigna - insistendo nell’attaccare sulle mani della Ferracci, che a muro ci ha demoliti, poi quando perdi 18-20 al tie-break sono diversi i motivi sui quali riflettere e rammaricarsi per l’opportunità gettata alle ortiche. Pur con tutti gli errori commessi, non abbiamo saputo sfruttare le palle match alle quali eravamo arrivati e anche una vittoria per 3-2 sarebbe potuta andare benissimo, fermo restando che l’Imola non ha rubato nulla”.

Nella foto: un attacco in fast di Francesca Borelli 

Redazione
© Riproduzione riservata
01/12/2019 20:41:25


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