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Città di Castello, approvato il piano urbano della mobilità sostenibile

Sviluppo piste ciclabili, ring perimurario, nuova viabilità della variante e trasporto pubblico

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Approvato a maggioranza (Pd, Psi, La Sinistra, Gruppo Misto) dal consiglio comunale di giovedì 28 novembre 2019, astensione di Fratelli d’Italia, Lega e Tiferno Insieme, no di Castello Cambia il PUMS, il Piano urbano della mobilità sostenibile di Città di Castello.

Riccardo Carletti, assessore al Turismo e Commercio, lo ha presentato, sottolineando “la fine di un percorso iniziato nel 2017, lungo il quale abbiamo partecipato e condiviso le informazioni sulla mobilità locale con le associazioni territoriali e di categoria, le scuole, il consiglio comunale. Ora possiamo contare su un incubatore di idee e di progetti per rendere Città di Castello sostenibile mettendola a sistema con Agenda Urbana: il PUMS sboccherà due milioni di euro e la procedura per la variante delle mura, destinata a cambiare l’utilizzo di tutto il ring perimurale. Ringrazio tutti i tecnici”. Anche per Rossella Cestini, assessore all’Urbanistica, ha ribadito “l’importanza di questo strumento di programmazioni a fini della definizione del prg parte operativa, dove sono confluite le indicazioni per le piste ciclabili e la mobilità alternativa. Il Pums, oltre ad essere partecipato, è stato anche oggetto di molte osservazioni che lo hanno integrato e migliorato”.

Riccardo Berti Nulli, tecnico della società Sintagma, redattrice del piano, ha sintetizzato il PUMS, dicendo che “mobilità dolce, fluidificazione lenta, ridisegno del trasporto pubblico locale e sono i macrotemi. Sulla mobilità dolce, le zone 30 sono il futuro. Non si può superare i 30 di velocità. Ne prevede il centro storico e i maggiori quartieri della conconvallazione. Qui il pedone ed i ciclista hanno gli stessi diritti e doveri del conducente di un autoveicolo. Abbiamo ricucito le cinque ciclovie in sette itinerari, 3 trasversali. La rete primaria si connette con gli assi della viabilità e quella secondaria collega i quartieri. Anche a Trestina e a Cerbara. A Città di Castello sud è prevista una rotatoria all’altezza dello svincolo, una rettifica del tracciato, un’altra rotatoria tra via Aretina e via Cortonese. In via Aldo Bologni è previsto il senso unico. Tra Apecchiese e nuova variante, dove sorgerà la nuova Dante è prevista una messa in sicurezza della viabilità e una nuova viabilità a Città di Castello Nord. Siamo coordinati con Agenda Urbana nella rotatoria di Via Nazario Sauro per agevolare gli autobus su Parcheggio Ferri, che insieme a Parcheggio Collesi sarà ampliato. Abbiamo valorizzato il parcheggio dell’ex Sogema, agevolando il collegamento con il centro. Il trasporto pubblico locale sarà strutturato su due circolari e un vettore nord/sud”.

Dibattito. Nel dibattito Vittorio Vincenti, consigliere di Tiferno Insieme, ha parlato di “un percorso molto interessante. Abbiamo presentato alcune osservazioni, parzialmente accolte. Il PUMS è molto importante ai fini del piano operativo. Manca la ferrovia, la metropolitana di superficie. Il piano stimola l’uso della bicicletta e le piste ciclabili ma bisogno sensibilizzare la cittadinanza. La ztl era limitata a via San Florido e solo grazie alla nostra osservazione è stata ampliata. Chiudere il centro alle auto porta vantaggi che non si vedono nel breve periodo. Che fine ha fatto Piazza Burri? Perché abbiamo rinunciato a dare indicazioni? Proponevo un bypass sotterraneo per dare continuità alle mura ma è stata bocciata in tronco la mia osservazione. La mobilità non è fluida ma la politica si è imposta sui tecnici”. Vittorio Morani, capogruppo del PSI, ha detto che “il Pums è un progetto fortemente voluto dal Comune che ha l’ambizione di rivoluzionare la mobilità mettendo al centro i pedoni e ridisegnando la città del futuro attrattiva per i cittadini e per i turisti. Bene la mobilità alternativa al mezzo privato. La circolare con soste non superiore ai venti minuti, ed il collegamento nord sud forze contribuiranno a far cambiare abitudini ai tifernati, così come aprire zone sconosciute perche ora non transitabili. Rimane il punto nevralgico della zona industriale Nord. Il Pums deve essere sostenuto e la Giunta deve tenere aggiornato il consiglio perché la sua sperimentazione se fatta male sarebbe controproducente”. Emanuela Arcaleni, consigliere di Castello Cambia, ha dichiarato che “gli obiettivi sono di certo condivisibili. E’ un bel libro dei sogni. Rispetto al PUMS il Piano del Traffico potrebbe anticipare le soluzioni. Uno degli obiettivi è incentivare l’uso della bicicletta, anche se il comune ha affermato che l’83% la usano quotidianamente. In realtà i tifernati la usano poco preferendola all’auto perché i trasporti pubblici sono deludenti e non essendoci il treno l’auto privata è l’unica alternativa. Prospettiamo piste ciclabili ma quella che abbiamo la teniamo in condizioni pessime. Le frazioni sono dimenticate. Piazza Burri? C’era una grande fretta e poi si sono perse le tracce del progetto. La mobilità intorno alla piazza è labirintica e spostare tutto l’hub dove è la stazione adesso implica una viabilità costretta e una concentrazione di traffico e inquinamento. C’è una stranezza nella proposta di acquisto ad una ditta specifica di alcune mezzi per il tpl. Non si fanno cifre nel PUMS tranne qui”. Luciano Tavernelli, consigliere del PD, ha sottolineato “la grande partecipazione anche dei gruppi consiliari e l’integrazione con altri strumenti di programmazione, dal prg al piano del Commercio fino al Peba. Con il Pums la mobilità cambia e si impegna a realizzarla su misura di bambini, anziani e disabili. I parcheggi a Città di Castello ci sono vanno organizzati meglio per gestirne il ricorso. La ferrovia metropolitana di superficie è una leggenda, puntiamo a collegarla agli altri comuni importanti dell’Umbria. Il Pums metterà ordine e rivitalizzerà l’interscambio nel capoluogo. Sono soddisfatto dal prossimo bilancio però dovremmo finanziarlo altrimenti può rimanere lettera morta”. Marco Castellari, capogruppo della Lega, ha parlato delle piste ciclabili: “Se è un mezzo ricreativo la bicicletta è un discorso ma come mezzo alternativo diventa complicato. Dovrebbe comunque essere associato al tpl. La mobilità pubblica su gomma ha delle problematiche soprattutto nella zona sud. Manca poi uno sviluppo in qualche fasce notturne, specialmente nel fine settimana”. Vincenzo Bucci, consigliere di Castello Cambia, ha puntualizzato la problematica su piste ciclabili “le rotonde sono un pericolo per i ciclisti e ce ne sono tantissime. Nemmeno le nuove arterie hanno le piste, c’è un ritardo culturale. Le barriere architettoniche: ci state mettendo la faccia sul piano per l’abbattimento ma ci vogliono milioni di investimento. Il senso unico in via Aldo Bologni comporterà l’abbattimento di un pezzo di parco della Muzi Betti con la scusa di rivitalizzarla. Piazza Burri: meglio sottopasso su Piazza Garibaldi”. Andrea Lignani Marchesani, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha parlato del piano come “un libro dei sogni. Molte osservazioni erano ridicole, altre prefiguravano una città sostenibile futura, superavano una città che abbiamo subito. Era una bellissima città rinascimentale ma sull’altare di un altro tipo di sviluppo è stata scempiata. Conserva punte di bellezza scollegate, rimane un paesone: Cinema Eden, case popolari sulle mura del Prato. Cose fatte in buona fede, come l’abbattimento delle mura di Piazza Garibaldi. Oggi da un lato perseguiamo un calo del traffico tipo smart cities ma la concreta possibilità di medio periodo di sviluppo della città non c’è. Sul voto mi confronterò con i colleghi dell’opposizione. L’astensione sa di Ponzio Pilato”.

Nella replica l’assessore Carletti ha detto “capisco lo scetticismo di alcuni. Il Pums è una sfida importante che ha capo all’ecosostenibilità. Non è il libro dei sogni ma delle ambizioni. Qui immaginiamo Città di Castello: non può immaginare quando la Regione investirà nella ferrovia, che parco macchine avrà il tpl… gettiamo le basi per una rivoluzione culturale che ci farà capire come non ci vuole l’auto per andare da San Pio a Piazza Matteotti. Il ring perimurale in realtà sarà fatta velocemente insieme ad altre cose, considerato che tutto potrà essere aggiustato e adattato. Influenzerà le scelte del futuro in direzione dell’ecosostenibilità del sistema urbano”.

Redazione
© Riproduzione riservata
03/12/2019 16:41:23


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