Csm, il pm Roberto Rossi ottiene l'ok del Tar
La decisione sul merito sarà presa in giugno
Roberto Rossi ha avuto ragione davanti al Tar. Il magistrato ha impugnato davanti al Tar del Lazio il provvedimento con cui il Csm non gli ha confermato l'incarico e Palazzo dei marescialli. La decisione sul merito sarà presa a giugno. Ma intanto il Pm di Arezzo Roberto Rossi ha ottenuto dal Tar del Lazio la sospensiva della delibera con la quale, dopo non averlo confermato alla guida della procura aretina, il Csm aveva bandito il concorso per la nomina di un nuovo procuratore per la città toscana. Fissata per giugno prossimo l'udienza per la decisione sul merito. Rossi non era stato confermato alla guida della procura aretina perchè secondo la delibera - votata dal Csm lo scorso 24 ottobre, relatore Piercamillo Davigo - avrebbe compromesso «il requisito dell'indipendenza da impropri condizionamenti», almeno «sotto il profilo dell'immagine», avendo mantenuto un incarico di consulenza presso Palazzo Chigi, sotto i governi Letta e Renzi, anche dopo aver aperto l'indagine su Banca Etruria del cui consiglio di amministrazione faceva parte il padre dell' allora ministro Maria Elena Boschi.
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