Uno studio sui tumori: “In Italia i tassi di sopravvivenza più elevati d’Europa”
Report di Ocse: «Ma bisogna aumentare gli screening»
Nonostante i livelli di screening relativamente bassi, i tassi di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi dei tumori più comuni "sono leggermente più elevati in Italia rispetto ad altri paesi dell'Ue". È quanto emerge dal report sullo stato della salute in Italia, redatto dall'Ocse-Osservatorio europeo delle politiche e dei sistemi sanitari e presentato questa mattina nel corso del convegno a cura dell'Aress State of health in the EU: Italy. Country Health Profile 2019, in corso nell'aula del Consiglio regionale a Bari. "Nell'ultimo decennio - emerge sempre dal rapporto redatto dall'Ocse - sono stati messi in atto diversi piani nazionali di screening per potenziare la diagnosi precoce dei tumori più comuni, ossia al seno, al collo dell'utero e al colon-retto. Sebbene i programmi siano offerti a titolo gratuito ai segmenti della popolazione cui sono destinati, la copertura rimane limitata". Ma "nel 2017, solo il 60% circa delle donne della fascia di età tra i 50 e i 69 anni - si legge - si era sottoposto a screening per il tumore al seno nei due anni precedenti, una percentuale prossima alla media Ue del 61%. I tassi di screening per il cancro al collo dell'utero sono molto più bassi: solo il 40% circa delle donne di età compresa tra 20 e 69 anni si è sottoposto a screening negli ultimi tre anni, rospetto alla media dell'UE del 66%".
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