Stretta sulla plastica in Cina, via le borse non biodegradabili entro il 2022
Il bando riguarderà anche l'industria della ristorazione
La Cina punta a ridurre drasticamente la produzione, la vendita e l'uso di plastica usa e getta entro i prossimi due anni. Le borse in plastica non biodegradabile saranno vietate nelle grandi città del Paese entro la fine del 2020 e nel resto del Paese entro il 2022, hanno reso noto la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme, l'agenzia di pianificazione economica del governo cinese, e il Ministero dell'Ecologia e dell'Ambiente. Il bando riguarderà anche l'industria delle ristorazione, che entro il 2025 dovrà ridurre l'uso di plastica non biodegradabile del 30%, e gli alberghi, che entro la stessa data dovranno eliminare l'uso di prodotti in plastica non biodegradabile offerti ai clienti. A essere esentati dal bando fino al 2025, saranno, invece, i rivenditori di prodotti freschi. Interessati dalle nuove restrizioni saranno anche i settori dell'e-commerce e delle consegne, prosegue la nota emessa dalla Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme cinese, che sottolinea che oltre alle restrizioni, nel 2025 verrà istituito un sistema di gestione delle fasi di «produzione, consumo, riciclaggio e smaltimento» dei prodotti in plastica.
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