Opinionisti Punti di Vista

Sansepolcro: una città in agonia

Con le chiacchiere e i proclami si fa ben poco

Print Friendly and PDF

La città di Sansepolcro ha iniziato il 2020 con una vera emorragia economica. Sono molte le aziende che hanno chiuso i battenti con l’inizio del nuovo anno. Ovviamente, il settore che ha pagato il dazio più caro è stato il commercio, seguito dall’artigianato: nel centro storico biturgense, hanno chiuso attività di terza e quarta generazione e altre più recenti. La crisi ha interessato un po’ tutti i settori: abbigliamento, pelletteria, frutta e verdura, parrucchieri e articoli per la casa, ma ci sono anche bar e – nell’immediata periferia – anche una concessionarie di auto. Un’altra decina di esercizi inoltre è a forte rischio di chiudere i battenti. I motivi di queste chiusure sono perlopiù da ricondurre al momento economico sicuramente non dei più felici, ma vi sono anche realtà che – pur non avendo problemi di bilanci – hanno abbassato le saracinesche per mancanza di ricambio generazionale. Certamente, negli ultimi anni si è fatto poco o nulla per venire incontro a chi faticosamente lavora con la propria azienda per rimanere sul mercato. Non aiuta sicuramente la politica, che sembra quasi godere di qualche impresa che chiude, perché altrimenti non si spiega il motivo di una tassazione così elevata e di una burocrazia che non ha riscontri in altre Paesi europei, a livello tanto locale quanto nazionale. Il centro storico di Sansepolcro, una volta mèta ambita da chi voleva avviare un’attività (con uno struscio serale che non aveva motivo di invidiare a quello di città più blasonate), oggi lascia basiti per la poca gente che lo frequenta; sarebbero necessari interventi di riqualificazione urbana, abbassare le tasse locali e creare eventi di spessore. Se passiamo poi alle zone industriali, dove si crea il 90% dell’economia locale, c’è da mettersi le mani nei capelli: servizi scadenti e viabilità da terzo mondo. Di quattro zone industriali, nessuna funziona. La città sta soffrendo, è in agonia, ma non è morta. Certo è che, se non si interviene quanto prima, il rischio di un centro storico trasformato in dormitorio e di una zona industriale con tante cattedrali nel deserto potrebbe purtroppo diventare realtà. Con le chiacchiere e i proclami si fa ben poco: qui c’è soltanto da rimboccarsi le maniche e da agevolare quelle imprese che stanno investendo sul territorio, molte volte con soldi propri.         

Domenico Gambacci
© Riproduzione riservata
31/01/2020 18:39:05

Punti di Vista

Imprenditore molto conosciuto, persona schietta e decisa, da sempre poco incline ai compromessi. Opera nel campo dell’arredamento, dell’immobiliare e della comunicazione. Ha rivestito importanti e prestigiosi incarichi all’interno di numerosi enti, consorzi e associazioni sia a livello locale che nazionale. Profondo conoscitore delle dinamiche politiche ed economiche, è abituato a mettere la faccia in tutto quello che lo coinvolge. Ama scrivere ed esprimere le sue idee in maniera trasparente. d.gambacci@saturnocomunicazione.it


Le opinioni espresse in questo articolo sono esclusivamente dell’autore e non coinvolgono in nessun modo la testata per cui collabora.


Potrebbero anche interessarti:

Ultimi video:

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Bisogna essere registrati per lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account, è facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui ora.


Accedi

0 commenti alla notizia

Commenta per primo.

Archivio Punti di Vista

La valle dei comitati >>>

Finalmente maggiorenni: 18 anni vissuti alla grande >>>

Il Borgo è morto...non è vero!!! >>>

Sansepolcro é alla ricerca della sua storia e delle sue tradizioni >>>

Le grandi occasione perse da Sansepolcro >>>

Qualcuno a Sansepolcro non ha capito il significato della parola "cultura" >>>

Si chiude un 2023 positivo e si parte con un 2024 carico di speranza >>>

La magia del Natale e il regalo per il prossimo anno: il Museo di Arti e Mestieri a Sansepolcro >>>

Il secondo Ponte sul Tevere a Sansepolcro: o meglio, il ponte “secondo me” >>>

I gemellaggi: strumento di integrazione a piu’ livelli oppure meri viaggi di cortesia? >>>