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Settimana della Moda Londra: sostenibilità in passerella

Il mondo della moda si sposta oggi nel cuore della capitale britannica

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Spente le luci sulle passerelle di New York, si accendono quelle londinesi. Il mondo della moda si sposta nel cuore della capitale britannica fino a martedì 18 febbraio per la London Fashion Week, correndo tra le strade trafficate della città per seguire le 60 sfilate in programma che sveleranno le tendenze del prossimo inverno. E i temi chiave di quest’ultima edizione non potevano che essere sostenibilità ambientale e impegno sociale, in tempi così difficili. Li affronta anche la regina incontrastata della prima giornata , la dama del punk inglese Vivienne Westwood. Da 50 anni sulla scena, è ancora la paladina della trasgressione e dell’estremo. Da sempre in prima fila per i diritti umani e pronta a far battaglia a difesa della ambiente, i suoi show si trasformano spesso in proteste pacifiche capitanate da attivisti alla moda. Questa volta, dame Vivienne apre la Serpentine Gallery di Hyde Park con la presentazione/mostra “True punk”. I modelli e le modelle girano per le sale della galleria indossando completi in tweed, un classico del brand, ma abbinati a lunghi grembiuli dalle fantasie disegnate a mano e coperti di scritte in rosso e in nero. La designer inglese ha scelto di riutilizzare bottoni e pezzi di tessuto avanzato cercando di ridurre al minimo l’impatto ambientale della collezione. Sulle pareti compaiono disegni e annotazioni come “politicians are dickheads” scritte dalla Westwood stessa, presente in sala, tacco vertiginoso viola e spilla con la scritta “I love crap” inglese per “mi piace ciò che non è bello”. Ma iI grande, vero protagonista della mostra, ben al di là dei vestiti e delle tendenze, è però Julian Assange, il cui volto pallido scruta gli invitati da una gigantografia che incombe dall’alto sulle pareti e sulle maschere dei molti attivisti presenti. “Justice” è la parola chiave: per ricordare che Assange, grande amico della designer, è rinchiuso nella prigione di Belmarsh e rischia l’estradizione negli USA per aver diffuso informazioni riservate sui crimini di guerra americani. Usando la sua forza, la moda, Vivienne Westwood invita gli ospiti - compresi i super vip come Courtney Love - a unire le forze e far sentire la propria voce in supporto del giornalista australiano, da lei definito “freedom fighter”, combattente per la libertà. Questo è solo l’inizio, la designer invita i presenti a riunirsi davanti a Parliament Square sabato 22 febbraio per marciare in supporto di Assange: lei sarà in prima fila insieme a Roger Waters dei Pink Floyd. “Long live Dame Vivienne and Julian Assange”, mormorano in tanti, qui tra il pubblico e i vip.

Notizia e foto tratte da La Stampa
© Riproduzione riservata
15/02/2020 15:01:47


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