Cimitero di Sansepolcro nel mirino: ladri rubano fiori e ricordi dei defunti
Nei giorni scorsi qualcuno ha lasciato pure un cartello contro gli autori di tali gesti
Quel fiore rubato dalla lapide in marmo alla fine può avere lo stesso significato? Il caso si ripete e ancora una volta all’interno del cimitero urbano di Sansepolcro, quello tanto per intendersi ubicato lungo viale Osimo. Fiori, nella maggior parte dei casi freschi, e oggetti ornamentali che spariscono improvvisamente dalle tombe dei propri cari. E nei giorni scorsi nell’ala nuova del cimitero di Sansepolcro, quella che si affaccia in direzione del centro commerciale Arcadia, è apparso un curioso cartello che invita gli autori a smettere di compiere tali gesti. Una calligrafia, almeno all’apparenza, di donna seppure questo poco conta: un messaggio diretto, ma al tempo stesso anche educato; fin troppo. “Prendere i fiori non è un bel gesto”. Furti di fiori dalle lapidi, quindi, ma spariscono anche alcuni oggetti simbolici lasciati sopra la soglia da parte degli stessi familiari; alcune volte manca all’appello un solo fiore, in altri casi vengono portate via direttamente le piantine con tanto di vaso se non sono incise scritte o iniziali che possano essere identificate con facilità. Episodi che purtroppo si ripetono con una certa frequenza, i quali non possono però trovare spazio nelle denunce sporte ai carabinieri nonostante si tratti di un furto vero e proprio; conferma delle voci che circolano continuamente all’interno di questo luogo, se vogliamo così delicato, è stato proprio il foglietto di carta lasciato appeso in una delle colonne del corridoio principale. Impossibile, però, installare delle telecamere. Nel cimitero urbano di Sansepolcro non è la prima volta che appaiono messaggi diretti di questo tipo (l’ultimo, in ordine di tempo, la scorsa estate), seppure vengono via via rimossi dai custodi della struttura. Gesti che fanno sicuramente male, anche perché quel fiore o quell’oggetto è posto dal familiare con il cuore. Un tam-tam che nei giorni scorsi è rimbalzato anche nei vari social – pure all’interno delle varie pagine legate al territorio biturgense – scatenando l’amarezza e l’indignazione di diverse persone, le quali si sono espresse con parole anche pesanti. Certo è che un fiore rubato, al dì la di quello che può essere il suo valore economico rispetto a quello sentimentale, non è certamente un ben gesto da compiere. Questa volta è toccato al cimitero urbano di viale Osimo, ma voci insistenti confermano episodi analoghi anche negli altri sparsi un po’ in tutto il territorio. Non è facile porre rimedio a questa situazione: spesso si dovrebbe far prevalere il buon senso delle persone, seppure – e i dati lo confermano – così proprio non è.
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