Usa 2020: Sanders vince anche in Nevada
Il senatore del Vermont ha ottenuto quasi il 50% dei voti
Bernie Sanders ha vinto in maniera netta i caucus di ieri in Nevada, consolidando la sua posizione di front runner nelle primarie democratiche. Così ha precipitato l’establishment del partito nel panico, perché si stanno riducendo i margini per riuscire a fermarlo con un candidato più moderato, in grado di attirare i voti di centristi e indipendenti nella sfida nazionale di novembre contro il presidente Trump.
Il senatore del Vermont ha ottenuto quasi il 50% dei voti. Alle sue spalle si è piazzato l’ex vice presidente Biden, ma con la metà dei consensi. Tutti gli altri candidati sono distaccati, con Buttigieg al terzo posto e Warren al quarto. Bloomberg non si era presentato per questa consultazione, e scenderà in campo solo nel Super Tuesday del 3 marzo.
La vittoria di Bernie dunque è netta, e sta creando una spinta che potrebbe far diventare inevitabile la sua candidatura, se continuerà ad accrescere con costanza il numero dei delegati conquistati in vista della Convention di Milwaukee, come aveva fatto Obama nel 2008. Un altro elemento importante è che Sanders in Navada ha conquistato circa il 50% degli elettori ispanici. Questo è un dato rilevante non solo per la corsa alla nomination democratica, ma anche per la sfida di novembre contro il presidente Trump, quando i latini saranno fondamentali.
Dunque il candidato che si definisce un democratico socialista si consolida come il front runner del partito, spingendolo a sinistra, mentre i moderati che potrebbero contrastarlo restano divisi, perdendo la forza di bloccarlo. In Nevada è riemerso Biden, che piazzandosi al secondo posto ha fatto dimenticare per una sera il giovane Buttigieg, ricordando agli elettori come in origine il campione dell’ala centrista del partito doveva essere lui. Ora l’ex vice di Obama si giocherà tutto nelle primarie di sabato prossimo in South Carolina, dove punta a vincere grazie al voto degli afro americani, che in questo stato rappresentano il 60% dell’elettorato. Se ci riuscisse, potrebbe rilanciarsi in vista del Super Tuesday del 3 marzo come unica alternativa credibile a Sanders per battere Trump a novembre. Se però Bernie lo battesse ancora, la campagna di Biden sarebbe praticamente finita.
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