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Coronavirus: le riflessioni del sindaco di Bagno di Romagna

Il bene comune e le eccellenze della Valle del Savio come forma di prevenzione

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Ad una settimana dalla diffusione del c.d. Coronavirus pare che la situazione si stia stabilizzando e con un po’ più di calma si possono tracciare alcune considerazioni, è quanto evidenzia il Sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini.

L’irruenza del contagio iniziale ci ha “sbattutto” in una dimensione nuova, che non siamo stati abituati ad affrontare come società, ovvero la paura per la nostra salute, che ha generato di riflesso moneti di “psicosi” o di poca lucidità collettiva.

In un certo modo è come se avessimo sfiorato lontanamente le situazioni che i nostri nonni hanno vissuto ai tempi della guerra: coprifuochi, limitazioni agli spostamenti, clima diffuso di paura e tensione, impossibilità individuale di gestire una situazione che superava anche i confini degli stati nazionali.

Racconti di vita che ci sono sempre sembrate lontani e per noi “impossibili”. Abituati a vivere nella sicurezza occidentale, nel benessere che è sfociato addirittura nel superfluo, abbiamo sperimentato – seppur lontanamente – il brivido della paura individuale, resa più marcata da una sorta di sfida all’ignoto. A tratti si è tornati indietro a rievocare le grandi epidemie del passato. Medici in prima linea. Parroci senza messe. Scorte finite. Facce tirate. Informazione “impazzita” e fuori controllo. Bollettini quotidiani di “guerra”.

La storia ci dice però che da ogni situazione, anche le più negative e pericolose, occorre sempre trarre degli insegnamenti per crescere e rafforzarci in termini individuali, ma soprattutto di società. E da questa situazione, a mio avviso, tra le varie considerazioni, una mi pare importante a livello di comunità civile, ovvero quanto sia fondamentale l’unità collettiva tra cittadini e tra cittadini e istituzioni.

Ciascuno di noi, da solo, è limitato e fragile. Nell’ambito di una Comunità, invece, acquistiamo tutti maggiore sicurezza e forza per affrontare il futuro. E’ il bene comune, quello superiore al nostro egoismo, l’unica via per affrontare sfide locali e globali, non solo come emergenze ma anche come opportunità. Emergenze e opportunità che si ripresenteranno sotto le forme più svariate di un modo globalizzato ed evoluto.

Abbiamo compreso anche come il bene comune richiede prima di tutto un grande sforzo di responsabilità individuale e poi collettiva, a garanzia della tenuta di ogni azione, per superare l’irrazionalità e l’isterismo individuale, che rischia di amplificare i problemi ed allontanarne la soluzione..  

Questa emergenza sanitaria, inoltre, ci ha fatto anche capire quanto è importante la cura della salute individuale per preservare la salute collettiva e delle persone più fragili. E con un po’ di lucidità mentale, possiamo ritenerci fortunati nella Valle del Savio a vivere in un ambiente che ci offre tutte le condizioni per stare in salute e rafforzare il nostro sistema immunitario a livello preventivo.

Ambiente incontaminato, aria ed acque pure, enogastronomia di qualità, ed un sistema sanitario termale di eccellenza, sono le condizioni per rafforzare il proprio sistema immunitario e prevenire le malattie.

In quest’ottica, il settore termale potrebbe giocare un ruolo importante ed utile, attesa la sua funzione curativa e sanitaria. Si consideri infatti che gli stabilimenti termali, peraltro generalmente convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale SSN, INPS , INAIL, erogano cure sanitarie attraverso medici specializzati che riguardano proprio alcune patologie respiratorie che sono i primi canali di contagio delle malattie e dei virus. Faccio riferimento principalmente alle cure inalatorie ed a quelle relative alle malattie polmonari e di cura alla ventilazione polmonare, che i nostri stabilimenti termali offrono come servizio di alta qualità.

Ecco, dall’emergenza del coronavirus possiamo essere ancor più consapevoli a livello individuale e collettivo delle risorse che abbiamo sul nostro territorio e dell’importanza che rappresentano per le comunità locali.

Redazione
© Riproduzione riservata
28/02/2020 09:50:15


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