Primarie Usa 2020, Elizabeth Warren si ritira dalla corsa
Ora è sfida a due fra Joe Biden e Bernie Sanders
Elizabeth Warren si ritira dalla campagna presidenziale, che quindi da ora diventa ufficialmente una sfida a due tra Joe Biden e Bernie Sanders. La senatrice del Massachusetts non ha ancora indicato chi intende appoggiare, ma tutti gli analisti concordano sul fatto che la sua uscita di scena aiuterà il collega del Vermont, consentendogli di unificare tutta l’ala progressista.
Warren, già professoressa ad Harvard, si era candidata soprattutto sulla base delle attività svolte durante l’amministrazione Obama per la protezione dei consumatori e il salvataggio dell’economia. Le sue idee progressiste l’avevano lanciata all’inizio della campagna, quando sembrava che Sanders faticasse a ritrovare la spinta del 2016. Alla fine dell’estate scorsa Elizabeth aveva di fatto assunto la leadership dell’ala sinistra del Partito democratico, e sembrava lanciata verso la nomination. Poi però sono successe due cose: da una parte, lei ha esitato su temi come la sanità pubblica gratuita per tutti; dall’altra, Bernie ha ritrovato la forza e i consensi che lo avevano quasi portato a battere Hillary Clinton. Nel giro di un paio di mesi, la senatrice del Massachusetts ha perso la leadership nei sondaggi, scambiandosi di fatto il posto con il collega del Vermont.
Quando è arrivato il momento di votare, la sua spinta si era ormai esaurita. E’ andata male in Iowa, New Hampshire, Nevada, e nonostante abbia usato gli attacchi contro Bloomberg per rilanciarsi, nel Super Martedì ha perso anche il proprio stato, vinto da Biden. La sua uscita di scena ora consente a Sanders di unificare il fronte progressista, per rilanciare la sfida ai moderati guidati dall’ex vice presidente. Anche Trump aveva incitato Warren a ritirarsi, accusandola di danneggiare Bernie. Il capo della Casa Bianca tifa apertamente per la nomination del socialista Sanders, perché è convinto che sarebbe più facile da battere a novembre.
Commenta per primo.