Coronavirus, anche la Commissione Europea ricorre al telelavoro
Da lunedì tutti i lavoratori che non operano in posizioni cruciali dovranno restare a casa
Con un po' di ritardo, dopo tante - troppe - sollecitazioni, anche la Commissione europea ha deciso di abbassare la saracinesca per evitare il diffondersi del contagio da coronavirus. Da lunedì tutti i funzionari dell'istituzione Ue «che lavorano in posizioni non cruciali» dovranno rimanere a casa in telelavoro. Ridotti al minimo anche gli appuntamenti del Consiglio, dove si riuniscono i ministri dei ventisette Stati membri, anche se molte di queste riunioni risultano a oggi confermate. Domani, per esempio, è previsto un vertice dei ministri dell'Interno.
L'annuncio ai funzionari della Commissione è arrivato con un videomessaggio di Ursula von der Leyen e poi comunicato con una nota all'esterno. L'istituzione aveva già predisposto un piano per attrezzare i dipendenti per il telelavoro. Chi occupa ruoli di responsabilità, invece, dovrà recarsi in ufficio. La Commissione ha inoltre deciso che, sempre da lunedì, chiuderanno tutte le Scuole Europee, gli asili nido e le materne che vengono gestiti dalle istituzioni Ue. Le riunioni e gli eventi con i funzionari che viaggiano da altri Paesi saranno tenuti in videoconferenza. Sospese anche tutte le visite esterne di gruppo, tranne quelle per gruppi con meno di cinque persone che saranno eventualmente autorizzate di volta e in volta. Al momento sarebbero sei i dipendenti risultati positivi al Covid-19.
Il Consiglio ha invece deciso di cancellare o di rinviare tutte le riunioni non urgenti, oppure di sostituirle con meeting in videoconferenza (oggi si sono riuniti in questo formato i ministri della Salute). Al momento, da qui al 31 marzo, restano confermati il Consiglio Affari Interni di domani, l'Ecofin di martedì, oltre alla riunione dei ministri degli Esteri (23 marzo), degli Affari UE (24 marzo) e il Consiglio europeo del 26-27 marzo.
Anche il Parlamento europeo ha ridotto al minimo la propria attività, mettendo in telelavoro gran parte dei suoi dipendenti e riducendo la durata della prossima sessione plenaria, che non si terrà a Strasburgo, ma a Bruxelles. O almeno così è previsto al momento.
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